Patrizia Mirigliani: “Ho detto no a due ragazze trans, il mio concorso è per donne nate tali”

20 Lug 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

patrizia mirigliani

Patrizia Mirigliani, ospite a Non Stop News su RTL 102.5, ha parlato di Miss Italia, concorso che anche quest’anno nessuna rete generalista vuole mandare in onda: né Rai, né Mediaset, né Discovery, né La7, né Sky.

Non vuole mandarlo in onda neanche la Rai meloniana, nonostante Patrizia Mirigliani abbia escluso dalle selezioni due ragazze transgender che avevano fatto richiesta di partecipare.

“Sul tema delle partecipanti transgender a Miss Olanda, ho espresso un’osservazione che è stata presa male. Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo. Queste sono decisioni delicate, se Miss Olanda ha ritenuto opportuno includerle sono felice per loro, ma spero non fosse l’unica transgender del concorso, anche io ho lanciato nel concorso ragazze con protesi ma non ho fatto di loro una bandiera assoluta. Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia. Pertanto, il mio regolamento attuale non lo consente. La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, ma non ho nulla in contrario riguardo a chi decide di ammettere transgender a concorsi di bellezza, a patto che non sia strumentale”.

Patrizia Mirigliani: “Miss Italia è un evento culturale”

La patron del concorso di bellezza ha poi proseguito:

“Il profilo delle ragazze che partecipano a Miss Italia non rappresenta soltanto il concetto di bellezza, ma anche le esperienze di vita e i messaggi che le giovani di oggi vogliono comunicare. Si parla tanto di Miss Italia senza considerare le realtà che nel corso degli anni sono cambiate e che saranno presenti. Troveremo ragazze che studiano informatica, che sfidano gli stereotipi di taglie e forme, che hanno il coraggio e la forza di rappresentarsi, perché oggi la bellezza è spesso oggetto di critiche e chi la rappresenta deve lottare per essere accettata fino in fondo. Inoltre, Miss Italia è un concorso che va oltre l’aspetto estetico: le partecipanti hanno storie incredibili, e queste storie contribuiscono a creare cultura, poiché l’identità del concorso è riflessa nelle esperienze e nelle vite delle donne. Non possiamo ridurre Miss Italia a un semplice concorso, poiché nel corso degli anni ha assunto un significato più profondo, diventando una rappresentazione dell’identità e della storia delle donne italiane”.

Il mondo sta cambiando e lo stesso concorso di Miss Italia si è evoluto negli anni. Prima le donne sposate, le mamme, le rifatte e le curvy non potevano partecipare. Ora invece c’è spazio per tutte, giustamente. Perché quindi non aprire anche alle ragazze transessuali?

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