Olga Plachina, lo sfogo dopo le sue parole su Putin: interviene anche Montano

24 Mar 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Olga Plachina parla di Putin

La scorsa settimana Olga Plachina ha pubblicato un commento su Instagram in cui parlava di Putin e della sua Russia. Le parole della moglie di Aldo Montano hanno fatto il giro dei social e – oltre ad aver ricevuto delle critiche – la donna è stata bersaglio di attacchi davvero pesanti.

In merito alla vicenda è intervenuto anche l’ex gieffino sul Corriere: “La situazione in Ucraina, per quello che riusciamo a capire, è oggettivamente brutta . E noi siamo in costante apprensione, non la viviamo bene. Olga è russa e si trova a vivere qualcosa di particolare, anche perché vediamo immagini che sono comunque di guerra. Al di là degli aspetti geopolitici della vicenda, ci sono fatti non semplici da metabolizzare. A casa siamo sempre abituati a sentire i telegiornali italiani e russi. Constatiamo che le differenze sono notevoli e allora partono le discussioni, che però rimangono sempre all’interno di un sano confronto di idee“.

Certo che ci sono differenze notevoli tra i tg russi e quelli italiani, i primi sono controllati da un dittatore che ha emanato una legge che punisce con 15 anni di carcere chi divulga fake news (o più semplicemente notizie che non gli piacciono).

Olga Plachina e lo sfogo sui social.

“Oggi mi trovo a dover dare spiegazione e senso ad un commento dal quale si è preferito estrapolare poche parole, al fine di stravolgerne il contenuto ed il messaggio. Pensavo non fosse necessario, perché scontato, dover mettere nero su bianco il mio essere fermamente schierata dalla parte della pace e convinta che la guerra debba solo essere condannata.

Sono profondamente delusa dalle informazioni non corrette e mi dispiace per tutte le polemiche, gli insulti e le accuse ingiustificate e, peraltro, senza fondamento che sono state rivolte a me e ai miei familiari utilizzando i canali social.

Nel commento oggetto di così tanto rumore ho solo espresso il senso profondo di impotenza che provo di fronte alla tragedia che il popolo ucraino sta vivendo. Al popolo ucraino stesso va la mia più grande solidarietà e la mia comprensione. – ha continuato in un post di oggi Olga Plachina – Ho espresso, poi, la mia incapacità nello stabilire quale sia la verità assoluta nelle dinamiche politiche o nel conoscere i progetti nelle menti dei potenti. Il mio intento, da russa, era unicamente quello di ribadire l’orgoglio che provo verso le mie origini e verso il mio passato nella nazione per la quale provo ancora amore.

Prendo le distanze da tutto quanto del mio commento è stato tradotto in affermazioni che non mi appartengono e che sono solo frutto di un intimo pensiero che andava compreso e rispettato e non travisato. Il futuro non può e non deve essere figlio di nessuna guerra e, personalmente, porterò sempre alta la bandiera della pace. Spero che questa bandiera sia sventolata anche dagli autori dei messaggi di questi giorni, magari cominciando a togliere le dita dalla tastiera se le parole da scrivere sono solo insulti gratuiti”.

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