Mughini sul caso del pandoro della Ferragni: “Lei è un genio invidiato”

21 Dic 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Mughini su Chiara Ferragni

Il caso dei pandori di Chiara Ferragni ha monopolizzato l’attenzione dei media italiani e dopo opinionisti, giornalisti e blogger, adesso sulla vicenda ha detto la sua anche un noto scrittore e intellettuale. Giampiero Mughini, fresco di partecipazione al Grande Fratello, su Dagospia ha fatto un’analisi sagace e pungente del pandoro gate.

Mughini: “Polvere rosa per far lievitare il prezzo”.

“Uno che sbarcasse in Italia venendo da Marte e cercasse di capire che cosa diavolo succede nel nostro Paese, quali ne sono i valori in conflitto, quali i personaggi decisivi che danno un tono al tutto, non potrebbe non dedurne che il personaggio sovrano del nostro Paese è Chiara Ferragni, di cui io sono il primo ad esaltare la genialità:

Stando al fatto che dal nulla lei ha creato un impero di 29 milioni di follower, cioè di sudditi. (Secondo me quelli che in Piazza Venezia e altrove applaudirono entusiasticamente all’ingresso in guerra di Mussolini nel giugno 1940 erano molti di meno.)

Tutto ciò è sotto i vostri occhi, è bastato che lei spruzzasse un po’ di polvere rosa su un panettone da quattro soldi a farlo pagare tre volte tanto. Quanto al cachet della nostra eroina, a voler fare un raffronto ricordiamoci che Italo Svevo in tutta la sua vita non ha mai incassato una lira di diritti d’autore. Quando il troppo è troppo, ne è venuto un putiferio e ne stanno scrivendo i migliori giornalisti e opinionisti italiani”.

“Ha capito di averla fatta grossa”

“Abile e intelligente com’è, la nostra Chiara nazionale ha capito di averla fatta grossa e ha deciso di fare pubblica ammenda e dunque di snocciolare un milioncino di euro in beneficenza, quattro spiccioli a giudicare dal suo standing economico. Mi ha colpito il modo in cui in tv ha presentato la sua “autocritica”, senza trucco e pressoché irriconoscibile.

Solo che la storia non sembra finire lì e che ci sono altre “sponsorizzazioni” un po’ losche fatte dalla Ferragni, una che quando l’hanno fotografata in un celebre museo fiorentino all’indomani in quel museo è arrivata più gente del solito. Staremo a vedere, e ferma restando la mia opinione che abbiamo a che fare con un genio invidiatissimo da 29 milioni di italiani.

Solo che ero partito dal marziano che arriva in Italia e cerca di capire il che e il come del nostro Paese. – ha continuato Mughini su Dagospia – Cinquanta o sessant’anni fa si sarebbe trovato di fronte una polemica culturale su un romanzo di Vasco Pratolini o su un film di Luchino Visconti, avrebbe letto citazioni stimolanti di Norberto Bobbio o Toni Negri o Eugenio Scalfari o Indro Montanelli. Tutti voi sapete di che cosa sto parlando.

Oggi si trova di fronte il perché panettoni che costavano tre euro, dopo la benedizione impartita loro dalla Ferragni sono montati a nove euro. E non è che se cambiamo settore e passiamo all’ “alta” politica i discorsi cambiano di tono e di qualità. E’ davvero squassante l’interrogativo che sta oggi sulle prime pagine di tutti i giornali”.

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