Mahmood, prende fuoco il palazzo dove abita, la diretta di Morgan: “Scappiamo è pericoloso”

29 Ago 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Mahmood incendio nel suo palazzo

Ieri pomeriggio un brutto incendio è divampato nel grattacielo in via Antonini a Milano. Dopo ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e per fortuna non ci sono stati feriti. Tra i testimoni dell’accaduto anche Morgan, che ha filmato tutto in diretta ed ha rivelato che Mahmood abita all’ultimo piano di quel palazzo.

“Via, andiamocene. Guardate questo palazzo, prende fuoco ragazzi. Andiamocene subito, scappiamo immediatamente, scappa.

Eravamo in casa, è scoppiato questo incendio. Siamo a Milano. Questo è il grattacielo, sta andando completamente a fuoco. Dobbiamo andare via, non è sicuro. Una scena allucinante, stavamo per andare a fuoco anche noi, una scena assurda, fiamme altissime. Io sono scappato subito quando ho sentito il calore in casa, ho capito che non era sicuro. Lì ci abita anche Mahmood. Ci abita Mahmood, in quel palazzo lì. Lui abita all’ultimo piano.

Siamo scappati immediatamente. Il grattacielo stava andando a fuoco e c’erano detriti che cadevano. Non so ancora in che condizioni è la mia casa, se c’è ancora. La mia preoccupazione è che non ci siano delle persone dentro. Non si sa ancora nulla su questo. Stiamo aspettando che riescano a spegnere tutto”.

La diretta di Morgan in cui parla dell’incendio nel palazzo di Mahmood.

Nessuna vittima, parla il sindaco di Milano.

“Sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti. Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento, ma possiamo tirare un sospiro di sollievo.

Difficile fare ipotesi su com’è nato l’incendio. Probabilmente è nato ai piani alti e non si capisce se dall’interno o dall’esterno. Quello che stanno facendo i vigili del fuoco è sfondare una porta dopo l’altra partendo dai piani bassi, in condizioni di lavoro difficilissime e con le bombole di ossigeno, per vedere se qualcuno è rimasto. Siamo positivi rispetto al fatto che c’è stato tempo per uscire”.

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