Luchino Visconti e Helmut Berger: prima celebre coppia gay d’Italia. Col necrologio esplode una polemica

21 Mag 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Luchino Visconti e Helmut Berger

Luchino Visconti e Helmut Berger sono stati a tutti gli effetti la prima celebre coppia gay d’Italia, presentata come tale anche dalla stampa dell’epoca.

Il primo è stato un noto regista, mentre il secondo – austriaco di nascita – ha esordito come modello. Quando i due si incontrarono a metà degli anni ’60 esplose l’amore e Visconti lo trasformò nella sua musa facendolo recitare in moltissimi film, ma è con La Caduta Degli Dei e con Ludwig che viene candidato ai Golden Globe e ai David di Donatello.

Fra Luchino Visconti e Helmut Berger c’erano circa quarant’anni di differenza, ma come sottolineato in questi giorni da Gay.it:

“L’amore tra Visconti e Berger fu pubblicamente acclamato, sotto forma soprattutto di sublimazione artistica, in tempi in cui difficilmente una coppia di uomini veniva presentata come tale. Eppure, nelle cronache mondane e nelle pubblicazioni di critica cinematografica dell’epoca, Luchino Visconti ed Helmut Berger erano presentati come coppia anche nella vita”.

Quando Luchino Visconti morì a 70 anni, Helmut Berger si definì letteralmente ‘vedova a soli 32 anni’: “È stato il mio maestro, di vita e di cultura” disse all’epoca. Era il 1976. L’anno dopo – in occasione dell’anniversario della morte – tentò il suicidio, ma venne fortunatamente salvato. Da allora l’attore austriaco ha continuato a recitare ritirandosi a vita privata nell’ultimo periodo. Qualche giorno fa la famiglia ha fatto sapere della sua morte.

Luchino Visconti e Helmut Berger, il rapporto con la famiglia

I rapporti fra la famiglia di Visconti e Berger però sarebbero sempre stati poco stabili. Il portale Leggo a tal proposito ha scritto:

“Berger ebbe grossi problemi con la famiglia del regista, che non aveva mai accettato la relazione, e voci di corridoio suggerirono che Visconti avesse fatto testamento in favore del compagno, ma il testamento olografo non fu più trovato”.

E proprio qualche ora fa una frecciatina alla famiglia di Luchino Visconti è arrivata anche dal regista Luca Guadagnino. Lo ha fatto nel necrologio di Helmut Berger.

“Eri nobile tu, non lui e loro che ti sputarono e, gelidi, ti tolsero tutto. – Tutto”. E ora te ne vai là dove sei venuto: sul cachemire, in una infinita partouze popolata solo da esseri meravigliosi. – Come te, adorato”.

 

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