Love Island: morti suicidi due concorrenti e la conduttrice, la produzione prende delle misure di sicurezza

17 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Love Island in Gran Bretagna è un reality di enorme successo anche se purtroppo si è spesso tinto di nero in seguito a vari suicidi dei protagonisti.

La prima a togliersi la vita con un cocktail di cocaina e alcool è stata Sophie Gradon e venti giorni dopo si è ucciso anche il suo compagno, Aaron Armstrong. Una notizia che sconvolse i media britannici e che tornò a galla quando l’anno successivo si tolse la vita anche Mike Thalassitis, protagonista della quarta stagione, che decise di impiccarsi in un bosco vicino casa sua.

Love Island è poi finito nel mirino delle polemiche quando si è tolta la vita l’anno successivo anche Caroline Flack, la conduttrice delle prime cinque edizioni. Con quella morte (anche lei impiccata) i media chiesero la cancellazione dello show. Quando la Flack fu trovata senza vita nel suo appartamento Love Island aveva appena decretato i vincitori della sesta edizione e sarebbe dovuto tornare in onda la settimana successiva con un best off conclusivo, ma quella puntata fu cancellata per rispetto.

Love Island, le nuove misure di sicurezza dopo i suicidi

Alla luce di queste morti per l’edizione del 2021 (confermata nonostante tutto), i produttori hanno dichiarato di aver “drasticamente rivisto il protocollo sanitario” ed i loro “doveri di diligenza”. Hanno così assunto uno psicologo clinico, il dottor Matthew Gould, perché riveda le procedure dello spettacolo e tenga d’occhio le star. Oltre lui ci sarà anche il dottor Litchfield, consulente esterno. L’assistenza sarà fornita con supporto psicologico, colloqui con gli isolani sull’impatto della partecipazione al programma non solo durante il programma ma anche nei mesi seguenti.

Tra le misure – come scritto da Dagospia riprendendo il Daily Mail – ci saranno anche la formazione dei concorrenti per i social media, per controllare potenziali negatività, e per gestire la finanza. Il dovere di diligenza sarà regolarmente rivisto ed evolverà in linea con la crescente popolarità dello spettacolo. Parlando dei processi in atto, il dott. Gould ha affermato:

Il dovere di diligenza non è un obiettivo statico. Si evolve con l’aspettativa del pubblico, la legislazione e con lo sviluppo commerciale del formato del programma al fine di mantenere la creatività. La fornitura di cure efficaci è un esercizio di collaborazione, in particolare tra professionisti della salute, partecipanti al programma e produttori. Inoltre, può essere particolarmente influenzata dai dirigenti senior all’interno di un’organizzazione. La mia nomina l’anno scorso in un nuovo ruolo per ampliare lo sforzo del dovere di diligenza testimonia la serietà che ITV dà a questo argomento“.

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