L’Eurovision 2021 ci sarà: l’organizzatore spiega le 3 soluzioni

Nonostante la pandemia quest'anno torna l'Eurovision.

03 Feb 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Proprio come Sanremo, nonostante la pandemia avremo anche l’Eurovision Song Contest. Il supervisore esecutivo dello show ieri ha assicurato che quest’anno la gara andrà in onda. Ovviamente ci saranno delle limitazioni e l’organizzazione subirà delle modifiche, ma almeno ci sarà un graduale ritorno alla normalità.

“L’Eurovision Song Contest farà sicuramente il suo gradito ritorno a maggio nonostante la pandemia. Ma, nelle attuali circostanze, è purtroppo impossibile realizzare l’evento nel modo in cui siamo abituati. – spiega Martin Österdahl supervisore esecutivo del concorso – La sicurezza, la salute e l’incolumità di tutti i partecipanti all’Eurovision Song Contest, dalla troupe agli artisti, è la nostra massima priorità. Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi internazionali e continuando a esplorare e pianificare 3 scenari rivisti (B, C e D) annunciati per la prima volta lo scorso autunno.

Siamo grati per il rinnovato impegno e sostegno della città di Rotterdam e per il continuo supporto di tutte le emittenti partecipanti. Ci auguriamo vivamente di poterci riunire a Rotterdam a maggio e faremo tutto il possibile nelle prossime settimane per raggiungere questo obiettivo. In una situazione in continua evoluzione, ci stiamo prendendo il nostro tempo per assicurarci di poter ospitare l’Eurovision Song Contest nel modo migliore e più sicuro possibile”.

Anche Sietse Bakker, il produttore esecutivo delle emittenti Nos e Avrotros ha detto la sua.

Restando flessibili il più a lungo possibile, puntiamo a realizzare il miglior Eurovision Song Contest possibile date le circostanze. Il nostro obiettivo principale è portare i 41 artisti a Rotterdam, farli esibire tutti sullo stesso palco e dare il benvenuto ai giornalisti che seguiranno l’evento”.

Pronti a gioire per l’amicizia dell’Albania e a incavolarci con San Marino?

Eurosivion Song Contest: i 3 scenari possibili.

Per adesso l’organizzazione sta lavorando allo scenario ‘B’. Si tratta di quello che prevede tamponi per tutti, distanziamento sociale e un “protocollo per proteggere artisti, delegazioni e troupe dentro e fuori dal sito”. Per gli show il pubblico sarà ridotto, proprio per permettere il distanziamento.

Lo scenario C prevede un Eurovision “in streaming”, con nessuna delegazione a Rotterdam. Tutte le esibizioni verrebbero registrate nei paesi d’origine. Mentre lo scenario D è considerato quello da ‘lockdown rigido’, ovviamente con esibizioni live on tape, assenza di giornalisti e pubblico in ogni paese.

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