Insulti omofobi ripetuti su un autobus a Roma, la vittima gli risponde per le rime

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03 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

omofobia roma

Ieri a Roma c’è stata l’ennesima aggressione omofoba (questa volta solo verbale, ma non per questo meno grave) ai danni di due giovani ragazzi che – insieme all’aggressore – hanno avuto la sfortuna di condividere l’autobus per un tratto di strada.

Il tutto sarebbe nato quando l’uomo ha iniziato ad insultare due turiste che non parlavano la sua lingua al grido di “povera Italia, fra stranieri e finocchi che gli piace pigliarlo al c*lo…“. A questo punto il ragazzo, che ha avuto la prontezza di filmare il tutto, ha sbottato: “Embè?”, indispettendo l’uomo: “Lo vedi che sei un finocchio lo ammetti pure!“.

Il ragazzo gay ha mantenuto i nervi saldi ed ha risposto a tono all’uomo: “Sì sono finocchio embè che è successo, hai scoperto che esistono i finocchi?“; che gli ha immediatamente risposto: “Non ti posso manco mettere le mani addosso perché sarebbe come picchiare una donna, non si può fare, anzi, forse è pure peggio, pederasta i*culato di m*rda, vai vicino al ragazzo tuo finocchio, allontanati che fai schifo che ciucci pure i c*zzi, che schifo. Ma davvero sei finocchio? Stai zitto p*ttana, p*uttanella stai zitto“.

Una violenza verbale inaudita a cui il ragazzo omosessuale ha risposto: “Ti eccita chiamarmi p*ttanella eh?“; “A me mi eccita?” – ha risposto l’uomo – “Ma c’avrai un c*zzetto così. Sei finocchio perché non ti funziona così ti piace pigliarlo nel c*lo. Non sono esperto“.

A me sembri pure troppo esperto in realtà“, ha risposto ironicamente il ragazzo, ottenendo l’ennesima battuta omofoba del subumano: “Ma che fai l’uomo o la donna? Mi vergognerei se sei uomo ad essere paragonato a te”. “Che te sembro?” – gli ha risposto infine il ragazzo – “Perché te sei uomo? A me sembri un bidone. Con la maglietta zozza lercia, non c’hai i capelli, ma che voi?“.

Una violenza verbale che va a sommarsi a quella fisica, sempre a Roma, ai danni del giovane ragazzo preso a calci e pugni ad una stazione metropolitana. E c’è ancora chi sostiene che in Italia l’omofobia non esiste. Che VEROGNA.

 

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