Giornalista fa infuriare Sangiovanni: “Mi stai infangando!”

26 Lug 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Giornalista fa arrabbiare Sangiovanni

Abbiamo imparato a conoscere la pazienza, la calma e l’educazione di Sangiovanni ad Amici e sui social, ma ieri il cantante di Malibù si è arrabbiato per colpa di un giornalista. Sabato scorso l’ex amico di Maria si è esibito a Castelgrande di Bellinzona (in Svizzera) per il Festival Castle On Air, ma ci sono stati alcuni problemi. Domenica sul Corriere del Ticino è apparso un articolo dal titolo ‘Tutti gli inganni di Sangiovanni‘. Il giornalista ha parlato di ‘un arrivo con un pesante ritardo accompagnato unicamente da un deejay che faceva suonare i dischi suoi quali cantilenava sopra senza particolare tecnica vocale‘.Questo pezzo ha fatto infuriare Sangiovanni, che ha replicato attraverso le storie di Instagram.

Sangiovanni contro il giornalista del Corriere del Ticino.

“Caro giornalista, il tuo articolo in rima con il mio nome non fa ridere a nessuno. Mi stava cadendo il palco a causa del vento forte, ho dovuto fermare il concerto per far mettere al service due cavi di acciaio e tenerlo su. Mi si è spento un microfono dal nulla, l’ho cambiato e non arrivava il segnale per cui cantavo senza sentire nulla, ne ho preso un terzo e ho continuato.

Per altro non stavo bene fisicamente ma non voglio usare nulla come scusa. Ho finito il mio concerto e ho provato a dare il meglio di me lo stesso per far vivere una bella serata alle persone che avevano pagato il biglietto, ho portato avanti il mio lavoro al meglio. – ha continuato Sangiovanni contro il giornalista – Al contrario tuo che hai scritto di tutto pur di infangare quello per cui vivo, commentando inoltre scelte artistiche che non c’entrano nulla con quello che è successo.

Scrivo tutto ciò per ringraziare le persone che mi hanno difeso e che si sono divertite. Odio il giornalismo non oggettivo quando si parla di articoli informativi. Non dite che il mio live è stato una merda e basta. Non denigrate la mia arte. Non dite che le mie sono solo canzoncine per adolescenti o per bambini. Ho fatto ballare e cantare piccoli che hanno una vita meno fortunata della nostra e ne vado fiero. Sì, con le canzoncine. Come le chiami tu. O Voi. La gente lo capisce, e lo riconosce, la gente sa da che parte stare”.

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