I genitori di Michele Merlo costretti a cambiare città a due anni dalla sua scomparsa

08 Giu 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

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A due anni dalla scomparsa di Michele Merlo, i suoi genitori sono stati costretti a cambiare città. A rivelarlo è stato il padre del cantante fra le pagine del Corriere del Veneto.

A suo dire i cittadini di Rosà – che inizialmente si erano dimostrati solidali con la famiglia Merlo – sarebbero poi diventati ostili. A suo dire lui e la moglie sarebbero stati additati solo perché avrebbero chiesto di chiarire le responsabilità del medico del paese, il dottor Pantaleo, indagato per la morte di Michele Merlo.

“Non pensavamo di arrivare a sentire ostile il paese in cui abbiamo sempre vissuto. Abbiamo preferito andarcene. Rosà non è più casa nostra”.

E ancora:

“Ci hanno tacciato di essere cattive persone perché avremmo tentato di attribuire colpe al medico del paese ma ci sono le relazioni di quattro medici legali a testimoniare che nei confronti di nostro figlio c’è stata una negligenza, un errore. Non vogliamo la testa di nessuno e tanto meno cerchiamo vendetta. Non abbiamo nessuna intenzione di accanirci contro un medico, un professionista stimato da tutti e che peraltro è ancora il mio medico. Tutti, però, sappiamo che due anni fa bastava prescrivere un emocromo per individuare subito la patologia che ha ucciso Michele”.

I genitori hanno poi rivolto parole dure anche nei confronti della sindaca. “Ci ha detto persino di vergognarci, perché forse pensa che il nostro sia un accanimento contro il medico del paese. Ma non è affatto così“.

Genitori di Michele Merlo, il padre: “Era sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute”

A Verissimo, l’anno scorso, Domenico Merlo ha così parlato di suo figlio:

“Michele era un ragazzo sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Era un grande artista, incompreso e un po’ burbero. Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui perché era troppo sensibile”.

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