Musica
Famoso giornalista massacra Olly e la sua vittoria: “Non vale nulla”
Anthony Festa 19/02/2025

Se sui social qualcuno ha alzato un polverone per due domande “scomode” e qualche osservazione pungente di Davide Maggio, non oso pensare cosa potranno fare adesso che un famoso giornalista de Il Fatto Quotidiano ha letteralmente massacrato la vittoria di Olly. Andrea Scanzi ha pubblicato una diretta nella quale ha commentato tutte le 29 canzoni del Festival di Sanremo 2025. Quando è arrivato il momento di Olly, Scanzi c’è andato giù pesantissimo dicendo che il cantante artisticamente vale meno di nulla e che il suo trionfo è l’emblema del declino del nostro paese. Per Andrea Scanzi a vincere doveva essere Giorgia (e su questo ha ragione): “La vincitrice più giusta era Giorgia, però mi ha convinto anche Fedez, anche se a lui ho preferito Lucio Corsi e Brunori”.
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— 〽️ (@ItzDuivel) February 16, 2025
Scanzi, il famoso giornalista demolisce Olly e la sua vittoria a Sanremo.
“Artisticamente vale meno di niente Olly. Chi è arrivato secondo, terzo, quarto, quinto e sesto era migliore di lui. Era nettamente la canzone più brutta delle prime sei e tra le più brutte in generale. Il televoto questa volta ha premiato una canzone pessima.
La vittoria di Olly fa ridere i polli e ribadisce il declino di un paese sedato e annichilito. Non è neanche sconcertante, ma è veramente avvilente che sia stato premiato uno che è sicuramente un bravo ragazzo, io gli auguro veramente ogni fortuna, ma che non ha niente da dire da un punto di vista artistico, che ha fatto una canzone veramente brutta, quella che ha vinto, noiosa, banalotta e per questo ha vinto, innocua e per questo ha vinto, e che è stato il responsabile, due serie fa, di una delle cover più brutte nella storia di tutti i tempi. Cioè, nella storia del mondo, delle galassie, sono state fatte molte canzoni, ma tante, anche l’uomo di Neandertal faceva degli arrangiamenti veramente belli dentro le caverne, ma nessuno di loro, mai, aveva probabilmente raggiunto la bruttezza, l’orrore, il disgusto, lo sproloquio estetico, l’obrobrio canoro, dell’esecuzione e dell’interpretazione di Olly con il pescatore.
L’idea che abbia vinto uno così, dopo aver fatto quello schifo immenso, cantando e devastando e distruggendo e disgregando e rovinando dalle fondamenta, una canzone straordinaria come Il Pescatore, è sconcertante. – ha continuato il famoso giornalista – In un paese normale, uno anche bravo – e non è il caso secondo me di Olly – che faceva quello schifo su De Andrè, mai nella vita avrebbe potuto vincere in un paese normale. E invece noi che non siamo in un paese normale, abbiamo premiato questo ragazzo”.