Elecktra Bionic di Drag Race Italia vittima di un’aggressione omofoba reagisce e prende a pugni i suoi aggressori

E' successo a Natale del 2018.

19 Nov 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

elecktra bionic

Elecktra Bionic è la stallona piemontese di Drag Race Italia ed ora è sulla bocca di tutti, ma il suo nome era già finito online nel Natale del 2018 in seguito ad un’aggressione omofoba di cui è stata vittima.

La queen è stata assalita ed insultata con frase omofobe proprio perché era nei panni di Elecktra Bionic e stava guidando con la sua macchina, dopo essersi esibita ad una festa privata.

“Stavo svoltando in via Bava e due ragazzi hanno attraversato la strada, così mi sono fermato per farli passare. Quando ci hanno visto, si sono messi a ridere. Non ci ho fatto caso. È normale che la gente rida di fronte a una drag. Del resto è anche il mio lavoro far sorridere le persone. Qualche istante dopo, però, la situazione ha preso un’altra piega. Ho imboccato via Bava e ad un tratto quei due ci sono saltati sul tettuccio della macchina, poi si sono allontanati deridendoci. Erano francesi, non ho capito quello che dicevano, ma non erano complimenti. Così sono sceso dalla vettura e li ho affrontati”.

Elecktra Bionic: “Li ho affrontati, sono alta 2 metri non mi faccio malmenare”

La drag ha così affrontato i due ragazzi omofobi beccandosi un cazzotto al petto.

“È stato a quel punto che ho reagito e ne è nata una colluttazione. Forse ho sbagliato ad affrontarli. Non lo so. Ma so che ogni volta che si parla di aggressioni omofobe, il gay è sempre raffigurato come una persona indifesa. Non è così. Certo, la mia prestanza fisica mi mette in una posizione di vantaggio anche se indosso una minigonna. […] Sono alto quasi due metri e francamente di farmi malmenare in mezzo alla strada non ne ho voglia. Per questo quando mi hanno colpito con un pugno al petto, ho risposto. C’è stata una colluttazione e alla fine sono scappati”.

Nei giorni successivi, Mattia ha deciso di andare al pronto soccorso perché aveva ancora male alla spalla e al braccio e poi ha sporto denuncia, confortato anche dal sostegno del Torino Pride.

“Ci auguriamo che gli aggressori vengano identificati — ha spiegato Giziana Vetrano, coordinatrice del Pride — e venga fatto capire loro che le aggressioni non fanno parte della convivenza civile e democratica della nostra società”.

Le queens sono avvertite: guai farla arrabbiare.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!