Alessandro Zan replica alle dichiarazioni del Papa sui seminaristi “gay”

28 Mag 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Alessandro Zan parla del Papa

Da anni la Chiesa si lamenta per la ‘crisi delle vocazioni‘, eppure il Papa – che in pubblico parla di accoglienza per le persone LGBTQ – nel privato delle riunioni con i vescovi ha dichiarato che in seminario non si possono accettare ragazzi che hanno “tendenze omosessuali o che sostengono la cultura gay”.  Invece di puntare il dito contro preti, vescovi e cardinali che vomitano odio e omofobia, questo si preoccupa del “sostegno alla cultura gay” (ha paura che ballino la Carrà e Paola e Chiara in seminario?). Le parole di questo 87enne hanno suscitato reazioni di ogni tipo, l’ironia della comunità LGBTQ su Twitter, il plauso di certi personaggi omofobi che fino a ieri accusavano Francesco di essere l’anticristo per le sue posizioni poco severe nei confronti di gay, lesbiche, trans, bisessuali e queer e anche qualche precisazione e frecciatina da parte di politici e attivisti LGBTQ, come Alessandro Zan.

Nel segreto delle riunioni Francesco è ben altro che l’affabile nonnino che dispensa discorsi vagamente a tinte rainbow per strizzare l’occhio alla generazione X che scappa dalla Chiesa come dalla peste…

Le reazioni alle parole di Francesco: da Alessandro Zan ad Anna Paola Concia.

Fabrizio Marrazzo, il portavoce del partito gay ha proposto di bloccare i fondi provenienti dall’8×1000 alla Chiesa cattolica: “Ricordiamo che i seminari sono finanziati anche con i soldi dei contribuenti italiani ed anche il clero è pagato anche con l’8X1000, pertanto se tale dichiarazione discriminatoria verrà confermata dalla Chiesa, chiediamo che il governo blocchi i fondi dell’8×1000 alla chiesa Cattolica”.

Rosario Coco, presidente di Gaynet, ha dichiarato: “Ha già detto tutto Francesco. Se va in escandescenze parlando di troppa ‘frociaggine’ nella Chiesa è perché evidentemente non si sa più dove nascondere le persone omosessuali nel clero, che sono numerosissime e certe politiche repressive sono destinate a finire”.

Il deputato del PD, Alessandro Zan su Instagram ha pubblicato un posto efficace e sintetico: “Non c’è troppa frociaggine, ci sono troppi omofobi”.

Anna Paola Concia,  ex deputata del PD ha scritto su Twitter: “Scusate non riesco ad indignarmi, perdonatemi. Lo ha detto male, ma perché vive a Roma e fr****aggine si usa nella città eterna, ma non sempre è offensivo. Non ha fatto altro che dire la verità: la maggior parte dei sacerdoti sono gay. Mica vi sarete sorpresi? […] La chiesa discrimina i gay e ve ne accorgete oggi? Complimenti! Si sono tutti indignati perché non mi sono indignata, come se fosse una novità che la chiesa discrimina gli omosessuali. Da quando ci si aspetta qualcosa di diverso dalla chiesa? Mah”.

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