Alessandra Mussolini difende le famiglie omogenitoriali: “Indegno quello che è accaduto a Padova”

20 Giu 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Alessandra Mussolini adozioni

Ieri la procura di Padova ha impugnato l’atto di nascita (registrato il 30 agosto 2017) di una bambina figlia di due donne. La stessa sorte per altri 33 atti di bambini nati da coppie omosessuali. E contro questa decisione si è scagliata Alessandra Mussolini.

“Quello che è successo a Padova da parte della procura che ha impugnato gli atti di nascita di bambini nati da coppie omoaffettive è indegno di un paese civile. Come andare a buttare una bomba in una famiglia e questo va a colpire soprattutto i bambini. Si è spezzato e si tenta di spezzare una catena di affetti consolidata”.

Alessandra Mussolini favorevole alle adozioni per coppie omosessuali.

“Io ho vissuto in una famiglia di donne e va benissimo. Le etichette? No basta! Ognuno è quello che è e viva anche la fluidità. – ha continuato Alessandra Mussolini – Poi soffro nel vedere molti ragazzini che hanno paura anche solo ad aprirsi in famiglia e a dire quello che sono. Ognuno deve essere ciò che è senza paure.

Certo che ho sostenuto il DDL Zan. La campagna a cui ho aderito per me era più che giusta. Secondo me queste discriminazioni vanno combattute. Se quel disegno di legge limitava la libertà? No! Dobbiamo cominciare a cambiare le cose sui diritti LGBTQ, che poi i tempi sono lunghi e dobbiamo consegnare un paese migliore alle nuove generazioni. Sono anche per le adozioni a gay e single. Qui si tratta di amore e quello vince su tutto.

Come reagirei se mio figlio mi dicesse di essere gay? Normalmente perché è normale e non mi smuoverebbe nulla. A me importa solo che siano felici.

Se mio figlio mi dicesse di essere gay non smuoverebbe nulla, sarebbe normale. – ha continuato Alessandra Mussolini – A me importa unicamente che siano felici loro questo è tutto. E mi piacciono pure i Pride. Trovo che musica e colori siano la migliore cura dopo un periodo buio e triste come quello dal quale stiamo faticosamente tentando di uscire. Mi auguro che questo spirito si riversi in ogni manifestazione, politica e non. Se mi chiamasse come madrina andrei”.

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