Veronica Satti debutta in libreria: “Non ho avuto un ghostwriter come altri”

"Come Una Bussola Senza Il Suo Nord", il libro di debutto di Veronica.

02 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

veronica satti libreria

Veronica Satti ha debuttato in libreria ed ha già promesso: “Sto già scrivendo il secondo libro, nella scrittura ho trovato il mio nord. Voglio essere una scrittrice ce la metterò tutta“.

L’ex concorrente del Grande Fratello – che grazie al reality ha riallacciato il rapporto col padre Bobby Solo – mi ha confessato:

“Mi sono avvicinata alla scrittura quando avevo 8 anni, volevo fare un regalo alla mia cuginetta e invece di comprarle un libro di fiabe le regalai un libro realizzato da me con i fogli A4 piegati e rilegati con il filo dei regali di Natale, con dentro scritto alcune storie inventate da me. Se ci ripenso mi viene da ridere”.

E ancora:

“Ora, invece, dopo anni di alti e bassi, malesseri e lunghi periodi di depressione che mi hanno anche portato all’autolesionismo, ho deciso di scrivere un libro per scardinare lo stigma delle malattie invisibili, è un dovere me farlo soprattutto oggi che è in esponenziale crescita e le cliniche sono piene di giovanissimi che soffrono. Questo libro è per tutti, per sentirsi meno soli e per far capire a questi ragazzi che si sentono degli outsider che non è sbagliato essere diversi”.

Il libro si intitola Come Una Bussola Senza Il Suo Nord ed è – come descritto da Veronica Satti – un mental health confident book. Un libro che aiuta non solo chi soffre di queste malattie invisibili, ma anche i loro genitori.

“Il mio libro non ha la presunzione di essere una medicina, ma può aiutare anche i genitori a capire le dinamiche di pensiero dei figli con disturbo borderline, di autolesionismo, di anoressia, ecc, ecc..”.

Veronica Satti ha poi aggiunto:

“Nella mia bio c’è scritto #nonsonounainfluencer questo dice molto di me. La prefazione del libro l’ha scritta Francesca Barra, è sempre stata un’icona per me, volevo essere come lei e mai mi sarei immaginata che potesse lontanamente guardare una come me, invece ora siamo amiche, stima il mio lavoro, perché sa che mi faccio il cul0, perché è sincero e perché è MIO non ho ghostwriter dietro che digitano i pulsanti del pc mentre si riascoltano vocali o interviste. Cioè, spero di non dire una cosa choc, ma penso che tutti sappiano che non sono gli influencer a scrivere i libri, giusto?”

L’ex gieffina, che da circa cinque anni bazzica i salotti televisivi, ha però deciso di non tornare in tv per promuoverlo.

“Il libro sta andando bene [è al secondo posto su Amazon nella classifica dei libri narrativi e primo nella classifica dei libri di psichiatria, ndr], anche se non l’ho presentato in nessun programma perché non mi sono voluta piegare a certe richieste, ho fatto qualche intervista radio ma è stato ed è il passaparola che lo sta facendo andare”.

Veronica ha poi concluso:

“Non mi fermo qui anche se è un periodo dove non sto bene, è ok avere dei momenti no, non si può puntare ad essere sempre felici e sempre perfetti, bisogna saper accettare il dolore e attraversarlo senza altrettanto cadere in crisi. Be kind be brave”.

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