Valeria Marini tenta di rimediare al post su Selvaggia Lucarelli e Giorgia Meloni

27 Ago 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Valeria Marini

Valeria Marini oggi ha tentato in qualche modo di rimediare al suo post contro Selvaggia Lucarelli. Lo ha fatto citando addirittura Aristotele (“Ho fatto adesso un post suggerito da un’amica che stimo tantissimo con una citazione di Aristotele“) e rispondendo ad alcune domande di Pipol.

“Ci tengo a chiarire che il mio tweet di ieri era solo per sottolineare l’importanza del rispetto per il nostro prossimo e soprattutto di una donna nei confronti di un’altra donna”. Ha scritto Valeria Marini su Twitter, aggiungendo: “Senza nessun riferimento a ideologie politiche mie o di altri”.

E ancora:

“Ognuno può esprimere quello che vuole, gli insulti lasciano il tempo che trovano, ho ricevuto anche tanti commenti positivi. Se un mio commento in cui dico che è importante rispettare gli altri è oggetto di insulti significa che chi insulta non sa rispettare gli altri.

Io ho risposto ad un attacco della Lucarelli (alla Meloni), perché il suo mestiere è solo quello di parlare male degli altri. Voglio capire anche le sue doti a parte parlare male degli altri. A volte dice anche delle cose giuste, ma critica senza motivo e lo fa spesso sinceramente. Mi è sembrato giusto ribattere all’affermazione che questo “è un paese di fascisti arroganti”. Ho sottolineato come lei (la Meloni), sappia portare rispetto, come ci insegna la nostra religione”.

A domanda diretta: “Quindi la tua non era una riflessione che voleva giocare di sponda con la Meloni?“, Valeria Marini ha replicato:

“Era una riflessione a carattere generale. La Meloni è una persona che nel dire le sue cose lo fa con rispetto, soprattutto quando si riferisce all’universo femminile, cosa che lei (Lucarelli) non fa. Spesso c’è l’usanza che una donna debba attaccare un’altra donna. Io non cercavo polemica.

E ancora:

“Sono fiera di essere salita sul carro del gay pride, ci salgo oggi, ci salirò domani, è un carro di vincitori.

La Lucarelli risponde che sono saltata dal carro del gay pride a quello del vincitore? Perché il carro del gay pride non è quello dei vincitori? Meglio il carro del gay pride che quello dei maldicenti. Per me non c’è più spazio per veleni, c’e spazio per riflessioni giuste. Secondo me dire che è importante il rispetto non è una frase da cretini, quindi riflettessero tutti”.

Ovviamente siamo in un paese democratico e ognuno può e deve votare chi vuole. Detto ciò leggere il nome di Giorgia Meloni al fianco di “rispetto” come “insegna la nostra religione” mi fa molto sorridere.

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