Rocco Siffredi accusato di essere di destra: “Ecco di che partito sono”

26 Ago 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Rocco Siffredi di destra

Negli ultimi anni Rocco Siffredi – a causa del suo lavoro – ha ricevuto molte critiche da parte delle femministe e adesso in un’intervista rilasciata al Corriere di Bergamo ha replicato, parlando anche di politica. L’attore ha negato di essere di destra e ha aggiunto di essere del “partito della felicità”. E dopo il partito dell’amore di Moana Pozzi e Ilona Staller avremo quello della felicità fondato da Tano?

“Le femministe mi accusano di essere di destra, ma dai, è impossibile, ad esempio io difendo da sempre gay e trans. Non ho mai votato. Sono del partito della felicità. Come vivo il mio lavoro in Ungheria? Orbán è considerato in Europa un mezzo dittatore. Io, che risiedo e pago le tasse in Ungheria da più di 25 anni, non ho mai avuto problemi di censura”.

Rocco Siffredi e la confusione sul Pride.

“Se i miei figli fossero gay? Sarebbero sempre i miei figli. – ha dichiarato nel 2018 l’attore – Davvero, io non avrei alcun problema, anzi. La nuova generazione, sempre secondo il mio pensiero, sta diventando totalmente bisessuale. Molto aperta. Pensi che anche su di me, ogni tanto, ho quel dubbio.Comunque bisogna davvero cambiare mentalità. Sono anche favorevole ad adozioni gay e utero in affitto.

Io al Pride? Ero a Torino e ho saputo che c’era il Pride ci sono voluto andare. Non ero mai stato a un Pride. Era la prima volta in assoluto. Mi ha fatto veramente piacere, è stato veramente bellissimo. Ho trovato un ambiente molto figo, che rispecchiava una vita vissuta a colori, come dicevo prima. Il Gay Pride era una marea di gente che sorrideva.

I politici sono delle persone che hanno votato la loro anima al diavolo. Per davvero, non per scherzo. Perché per avere il potere devono cercare il compromesso. E il compromesso già fa schifo. Magari a Salvini gli sta pure sul ca**o quello che dice, magari non lo pensa. Se Fontana avesse un figlio gay e gli portasse a casa un uomo dicendo che lo ama e lo vuole sposare, Fontana cambierebbe tutte le regole, perché si tratta di suo figlio, se ama il figlio”.

Nel 2021 però Rocco Siffredi (che ha anche parlato dei sui incontri con uomini) ha cambiato idea sui pride: “Dico basta anche all’inutile pagliacciata dei pride. Se vogliamo chiamarla festa ci sto, ma se dobbiamo chiamarla manifestazione per l’identità dei diritti gay dico che mi avete rotto. Di questo passo tra un po’ ci sarà pure l’eteropride, tutti a rivendicare la propria normalità. Si immagina il caos?”.

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