Ragazzi gay sequestrati, derubati e picchiati: trappola su un’app di incontri

19 Mar 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

ragazzi gay app di incontri

Le chat, le app e i siti di incontri sono sempre più popolari, ma in alcuni casi possono diventare pericolosi. Stando a quello che riporta Il Corriere della Sera nelle scorse settimane nella provincia di Roma almeno 11 ragazzi gay sono stati sequestrati, aggrediti e rapinati da 3 delinquenti che li hanno adescati su una chat.

Tre 20enni di origine romena, ma residenti a Perugia, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo con le accuse di rapina ed estorsione dopo una complicata indagine.

La banda agiva principalmente su una nota app di incontri LGBT ed attraverso diversi profili fake davano appuntamenti ai malcapitati. I ragazzi irretiti dai loro coetanei, una volta arrivati sul luogo dell’appuntamento si trovavano davanti i 3 malviventi che li trattenevano, umiliavano e derubavano.

Una delle vittime ha raccontato a Il Messaggero che le prime frasi dopo le botte erano: “Se non ci dai i soldi, diciamo a tutti che sei omosessuale e mettiamo su Internet le foto che ci siamo scambiati“.

Otto ragazzi hanno segnalato i fatti a Gay Help Line.

Il caso è nato grazie ad 8 segnalazioni pervenute tra febbraio e inizio marzo a Gay Help Line (numero verde 800713713). ragazzi gay, che avevano raccontato di aver subito rapine, minacce e insulti durante gli incontri avvenuti a Roma e provincia.

Le parole dell’avvocato Alessandro Cataldi, responsabile dell’area legale della Gay Help Line.

“Il lavoro di solidarietà e mediazione con le vittime è fondamentale per fermare le azioni violente che espongono al pericolo moltissimi ragazzi. Nei casi che abbiamo seguito, il disegno criminoso colpisce ragazzi gay, meschinamente tratti in inganno attraverso l’espediente dell’appuntamento, per approfittare poi della difficoltà che avrebbe incontrato la vittima nel combattere il senso di colpa e chiedere giustizia. Pertanto, ringraziamo sinceramente tutte le vittime che nell’ultimo mese hanno facilitato la ricostruzione dei fatti, mostrandosi disponibili a condividere un’esperienza dolorosa con l’intento di supportarsi vicendevolmente.

I volontari dell’associazione sono convinti che le vittime accertate siano molte meno di quelle effettive. «Faccio appello a tutti coloro che sono rimasti in silenzio chiedete sostegno anche attraverso il servizio della Gay Help Line 800 713 713. Noi vi accompagneremo nel percorso”.

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