Il proprietario del Teatro Ariston fa uno spoiler sul Festival di Sanremo

23 Giu 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

proprietario teatro ariston

Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston, ha fatto probabilmente una gaffe spoilerando le date del prossimo Festival di Sanremo. Al momento, infatti, né la Rai né Carlo Conti le hanno annunciate.

Questa mattina quando Walter Vacchino ha presentato il calendario degli eventi del Teatro Ariston, fra le date dello spettacolo di Antonio Albanese, gli eventi di Giuseppe Cruciani e le partite dell’Europeo di Calcio, ha dichiarato: “Da martedì 4 febbraio a sabato 8 febbraio ci sarà il Festival di Sanremo“. Un’informazione che probabilmente Rai e Carlo Conti avrebbero voluto giocarsi in un altro modo creando hype con annunci al Tg1, ma il proprietario dell’Ariston gli ha rovinato i piani.

Il proprietario del Teatro Ariston: “Ecco perché il mio teatro si chiama così”

Il Teatro Ariston venne inaugurato da suo padre Aristide Vacchino il 31 maggio 1963, da cui deriva anche il nome: Ari (come Aristide) e Aristos (dal greco ‘il migliore’).

“Mio padre era un visionario e sognava di fare concorrenza a Cannes e al Festival del cinema con un teatro che fosse anche un cinema multisala, un palazzo dei congressi e perfino un albergo integrato. Il nome fu scelto non solo per la radice Ari che era la stessa del suo nome, ma anche per indicare l’eccellenza. Aristos in greco vuol dire “il migliore”. Negli Anni Sessanta, tra il ’64 e il ’68, si è trasformato nel tempio della boxe italiana. Ai tempi Sanremo vantava un’importante tradizione pugilistica, ai livelli di Monte Carlo. La sfida tra Nino Benvenuti e Don Fullmer venne trasmessa in diretta negli Stati Uniti dalle tv americane Nbc e Cbs. Poi l’Ariston è stato per una settimana anche una chiesa consacrata, quando nel ’98 ha ospitato la Settimana Liturgica Nazionale, con 1.900 tra preti, suore e cardinali”.

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