Piera Maggio (per conto del suo legale) indispettita dalla tv russa che conosce la verità ma la dirà solo in diretta

Olesja Rostova è Denise Pipitone?

02 Apr 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Piera Maggio è impaziente di scoprire se il gruppo sanguigno di Olesja Rostova, l’orfana russa che è stata rapita quando aveva quattro anni e che ora cerca i genitori, è lo stesso di quello di Denise Pipitone.

A distanza di 17 anni dalla sua sparizione e con l’arrivo in tv della ragazza (che oggettivamente somiglia molto a Piera Maggio da giovane), l’attenzione mediatica sul caso si è riaperto e la domanda è solo una: Olesja Rostova è Denise Pipitone? Il programma tv russo che ha ospitato per la prima volta Olesja sa la risposta (o quanto meno conosce il suo gruppo sanguigno), ma non ha voluto dirlo anzitempo a Piera Maggio, che dovrà aspettare di scoprirlo in diretta tv come una Paola Caruso qualsiasi.

“Bisognerà attendere Pasquetta e la diretta di un programma televisivo russo per capire se il gruppo sanguigno di Olesya Rostova, la ragazza di Mosca rapita da piccola e in cerca dei genitori, si incrocia davvero con il dramma di Piera Maggio, la mamma di Mazara del Vallo che vide sparire la sua bimba, Denise, il primo settembre del 2004. È la televisione, bellezza! [….]”

Ha scritto Il Corriere, che ha poi aggiunto:

“Ma autori e conduttori del programma, protagonisti a Mosca dello scoop, hanno blindato tutto, in attesa della nuova puntata del programma, ore 17 di lunedì. Per non rinunciare all’effetto sorpresa, come hanno fatto capire a Frazzitta [avvocato di Piera Maggio, ndr], a sua volta invitato in studio, biglietto aereo prepagato, ospite d’eccezione per un raffronto in diretta dei gruppi sanguigni. Per la verità a Mosca volevano Piera Maggio che è bloccata, convalescente in via di guarigione. Ma ha rinunciato anche l’avvocato accettando di partecipare alla diretta via Skype, collegato dal suo studio di Marsala o, forse, accanto a Piera Maggio”.

Insomma, i russi volevano Piera Maggio in studio per poi magari dirle “oh no, Olesja non è tua figlia ci dispiace“. Pietà.

Ad attaccare il modus operandi del programma televisivo è stata anche Piera Maggio, attraverso il suo avvocato Frazzitta intervistato da DavideMaggio.it.

“Ho avuto contatti ieri notte con la redazione russa, abbiamo parlato molto a lungo per arrivare ad un accordo. Bisogna considerare che, sostanzialmente, questa ragazza maggiorenne in questo momento è gestita e aiutata nel fare questi riscontri da persone del primo canale russo. Se questa storia fosse proseguita in maniera poco chiara, avremmo avuto comunque l’appoggio dell’Ambasciata e dei funzionari italiani a Mosca che avevano dato la loro disponibilità. Ma non c’è motivo di attivare canali internazionali burocratici o diplomatici perché in questo momento abbiamo un buon rapporto con i giornalisti”.

E ancora:

“Se loro vogliano fare audience? Nella stessa misura in cui lo fanno tutti, non stiamo parlando di qualcosa di anomalo”.

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