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Monica Setta: quando rifiutò un calendario ma diventò l’idolo dei camionisti

Fabiano Minacci 20/05/2025

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In pochi probabilmente se lo ricordano, ma Monica Setta a inizio anni 2000 ha rifiutato un calendario e un decennio dopo è stata l’idolo dei camionisti.
Che icona.
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In un articolo pubblicato dal TgCom nel 2010 si legge che l’associazione “Donne e Qualità Della Vita presieduto dalla sessuologa” ha realizzato uno “studio condotto su un campione di cinquecento autotrasportatori italiani” che avrebbero incoronato proprio lei come loro idolo. “Niente più bellone e corpi in mostra. I camionisti ora appendono in cabina il poster della squadra del cuore, le foto di moglie e figli e magari qualche immagine religiosa. Monica Setta, in testa alla classifica delle preferite, è stata scelta da oltre un terzo dei guidatori (34%), mentre il 18% ha espresso la sua preferenza per Lilli Gruber. Ma il trend delle telegiornaliste non finisce qui, perché al terzo posto troviamo Monica Maggioni del Tg1 con il 12%“. Sotto Monica Setta altre donne (straordinarie, cit) ma reputate meno sexy di lei come Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia, Benedetta Parodi, Melissa Satta, Alessia Merz, Bianca Berlinguer e Giorgia Palmas.

Monica Setta: quando rifiutò un calendario ma diventò l’idolo dei camionisti

Camionisti a parte, la conduttrice negli anni della sua trasmissione su La7, Donne Allo Specchio, ha rifiutato anche di posare per un calendario. Lo scriveva sempre nel 2010 il sito DavideMaggio.it. “Proprio in quegli anni, come rivelato al settimanale DiPiù, la prima donna del daytime di Rai2 stava per cedere alle lusinghe di un settimanale che l’avrebbe voluta immortalare per un calendario ma alla fine non se n’è fatto più nulla. Ma pur senza qualche scatto un po’ osè, la Setta, stupendoci ancora una volta, è diventata nientemeno che un sex symbol. All’età di 45 anni la nostra è l’idolo dei camionisti, preferita a veline hollywodiane o a telegiornaliste di grido. Merito delle sue proverbali scollature che stuzzicano le fantasie dei camionisti, e non solo“.

Quanto amo questa versione amarcord della Setta.

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