Lucio Presta querela Heather Parisi: lo sfogo di lei su ciò che è successo a Belve

29 Mar 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 4 minuti

Lucio Presta attacca ancora Heather

Nei giorni successivi all’intervista di Heather Parisi a Belve i media hanno parlato dell’arrivo di un ufficiale giudiziario dietro le quinte del programma. Stamani la ballerina ha dato la sua versione dei fatti, che secondo Lucio Presta non corrisponderebbe alla verità. Il noto agente si è anche detto pronto a querelare nuovamente.

Lucio Presta: “Una serie di bugie dell’adorata Heather Parisi”.

“Dopo ultime dichiarazioni odierne della adorata Heather mi toccherà querelare la signora per diffamazione. – ha scritto Lucio Presta – Quelle sono una serie di bugie o mi vedrò costretto a pubblicare bonifico fatto quel giorno da una terza persona legata al marito motivo per cui non hanno pignorato. Pensaci. Mi pare che sia stata smentita in cose assai più importanti il giorno dopo l’intervista da una persona meravigliosa come solo una figlia può essere. Quindi perché meravigliarsi?”

Intanto Heather ha cancellato il suo profilo Twitter…

Il post di Heather Parisi.

“Nelle passate settimane ho assistito al linciaggio mediatico di chi usa la Tv pubblica e i media per vendette personali. Cosa avrei mai fatto di così terribile da meritare questo trattamento? La sentenza tribunale ha stabilito che ho pubblicato la foto della compianta mia migliore amica, abbracciata a me, “senza il consenso scritto da parte degli eredi”.

Confesso che non sapevo, come credo la gran parte dei cittadini comuni, che per pubblicare la foto di una persona fosse necessaria l’autorizzazione scritta sua o, essendo lei purtroppo scomparsa, quella degli eredi. La sentenza, pur ritenendo “del tutto priva di fondamento la pretesa violazione dei diritti all’onore tanto della donna rappresentata nella foto che dei suoi congiunti, oggi attori” e pur avendo “rigettato la richiesta della pubblicazione della sentenza in una o più testate giornalistiche, radiofoniche e in siti internet”, mi ha condannato al risarcimento dei danni.

Il Tribunale ha ritenuto di applicare un criterio equitativo condannandomi “a corrispondere a titolo di risarcimento dei danni subiti, Euro 2.000” in favore di ciascuno degli attori. Con la seconda sentenza il tribunale ha ritenuto “palesemente incontinente” il video su Twitter che mostra “la Parisi ‘scherzare’ sul fatto di litigare con sé stessa … per poi concludere con la showgirl che mima Pinocchio portando il dito medio sul proprio naso” con gli hashtag #pinocchio e #bugie e “le mentions dell’attore oltre che della Cuccarini”.

Il Tribunale ha riconosciuto che l’attore non aveva provato l’entità del danno e quindi il Giudice ha liquidato in via equitativa la somma di Euro 10.000.  Non condividendo con il mio legale alcuni passaggi della sentenza, ho proposto appello. In forza di queste due sentenze, il 9 marzo 2023 si è presentato al mio camerino presso gli Studi Lumina, l’ufficiale giudiziario accompagnato dall’avvocato di controparte”.

“Nessun rappresentante delle forze dell’ordine negli studi”.

“Nessun rappresentante delle forze dell’ordine era presente negli studi tantomeno nel mio camerino e nessun rappresentante si è mai palesato alla mia presenza. Dopo che l’ufficiale giudiziario mi ha esposto le ragioni della sua visita ho contattato il mio avvocato che tuttavia era in udienza. Una volta avuto la conferma da parte del mio legale della esattezza delle somme richieste e della legittimità della procedura mi sono subito resa disponibile a pagare quanto richiesto. Quindi, nessun pignoramento.

E allora perché tanto clamore per un innocente peccato di ingenuità utilizzato come pretesto per una puerile ripicca personale? E perché tanto accanimento da parte del mainstream? Me lo sono chiesto spesso in questi giorni. Sarà che ho pestato i piedi a chi utilizza i mezzi di comunicazione a proprio piacimento, sarà che il grado di “zerbinaggio” di gran parte del mainstream in Italia ha raggiunto livelli intollerabili, sarà che sono straniera quanto basta da far emergere in qualcuno il piacere di “Italians do it better”, sarà che non ho mai avuto sponsor politici né da una parte né dall’altra e che non sono mai salita su nessun carro del vincitore o sarà che faccio battaglie scomode.

A netto degli odiatori seriali io continuo a ricevere in privato e in pubblico tantissima solidarietà e tantissimi attestati di stima e sono grata. – si legge nel post commentato da Lucio Presta – Questo dimostra la sempre maggior distanza tra il paese reale e il paese legale di chi detiene il potere e di, di quel potere, è servo e megafono”.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!