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I verbali choc dei testimoni (uno famoso) del pestaggio a Iovino

Anthony Festa 13/01/2025

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A più di otto mesi dal pestaggio di cui è stato vittima Cristiano Iovino, sono emersi i verbali dei presunti testimoni. Il Fatto Quotidiano e Dagospia hanno pubblicato le trascrizioni di quanto riferito da due persone che pare abbiano assistito ai fatti.

Stando a quello che si legge su Il Fatto Quotidiano, Salvatore A. “noto produttore e dj internazionale” (che potrebbe essere un personaggio famoso che ha partecipato a Uomini e Donne), e la guardia giurata Vincenzo B. avrebbero riferito agli investigatori della squadra mobile quello che sarebbe accaduto nelle notte tra il 21 e il 22 aprile scorso.

Visto che Fedez è citato in questi verbali, va specificato che non è mai stato indagato e che lui stesso l’ha ribadito anche ai microfoni di Far West.

I verbali dei testimoni pubblicati da Il Fatto Quotidiano.

“La sera del 21 aprile – spiega il noto dj amico di Iovino nei verbali – ci siamo incontrati alle 22.00 presso il ristorante ‘La Bullona’ per un compleanno. Anche Iovino era stato invitato. Ho visto Fedez seduto al tavolo in compagnia di altre persone. Iovino e Fedez non hanno avuto modo di interloquire”. Salvatore A. ricorda poi la chiamata di Iovino subito dopo il pestaggio: “Alle 3.45 mi ha detto: sono stato aggredito da 5/6 persone”. Sulla lite al The Club, ancora il dj: “Iovino mi ha detto che non conosceva le persone e che i motivi della discussione erano futili, precisandomi che insieme a queste persone era presente Fedez. I motivi della discussione erano dovuti allo spazio dei tavoli”.

Il racconto della guardia giurata.

“Ancora più sorprendente il racconto della guardia giurata: “Svolgevo il turno di vigilanza – inizia Vincenzo B: “Ero appena rientrato nella portineria dal mio giro di ispezione quando ho sentito del chiasso provenire dalla strada, ci siamo resi conto che era in atto una rissa tra 8/9 ragazzi. Ricordo che il mio collega riconoscendo Iovino ha aperto il cancello per tentare di metterlo al sicuro all’interno del palazzo, ma questo ha causato l’ingresso di tutti gli altri perché Iovino non è riuscito a richiudere il portoncino in tempo. A quel punto abbiamo cercato di chiamare il 112”. Subito dopo le guardie giurate vengono minacciate da uno degli aggressori con queste parole: “Tanto vi abbiamo visto bene, sappiamo chi siete e dove venirvi a prendere”. Ancora Vincenzo B dice: “Ho compreso che tra gli aggressori ci fosse Fedez, perché ho sentito più volte pronunciare il suo nome dagli amici di Iovino che erano presenti al momento del fatto”.

Circa mezz’ora prima dell’agguato, la guardia giurata ricorda: “Ho visto rientrare Iovino poco prima dell’aggressione, l’ho incrociato durante il mio giro di perlustrazione, aveva la camicia aperta e la giacca sulle spalle ed era in compagnia di due amici ed è salito nel suo appartamento. Venti minuti dopo è sceso insieme ad altri due uomini, per andare all’esterno del complesso, dove è rientrato velocemente inseguito dai suoi aggressori. Da quello che ho sentito dire dagli amici di Iovino, pare che poco prima Fedez l’avesse chiamato per incontrarlo. Quando ho accompagnato i carabinieri nell’appartamento, Iovino ha fatto una iniziale resistenza ad aprire, quando ha aperto ho notato che aveva il volto sporco di sangue. I militari sul pianerottolo hanno notato delle vistose macchie di sangue“.

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