Halle Bailey, l’enorme cifra spesa per la sua acconciatura in La Sirenetta: “Lavoro costosissimo”

27 Mag 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Halle Bailey capelli

La Sirenetta è finalmente arrivata al cinema e ha diviso critica e pubblico. Ma su una cosa sono quasi tutti d’accordo, la bravura di Halle Bailey e il fatto che – a dispetto delle polemiche degli ultimi due anni – sia perfetta nel ruolo di Ariel. Ad occuparsi dell’acconciatura dell’attrice è stata l’hair designer (vincitrice di un Oscar) Camille Friend. In una recente intervista rilasciata a Variety la Friend ha rivelato che il lavoro sui capelli di Halle Bailey è costato oltre 150.000$.

“I capelli di Halle le arrivano fino alla vita, oltre 60 cm. E metterle una parrucca sarebbe sembrato strano. I suoi capelli fanno parte di lei. Abbiamo preso però dei capelli lunghi circa 70 cm, colorati appositamente per lei e incollati con punte di cheratina. Ci sono tre sfumature di rosso. Abbiamo speso molto, non vorrei dire cifre sbagliate, ma abbiamo speso almeno 150.000 Dollari perché abbiamo dovuto lavorarci molto. È stato un processo molto lungo. Abbiamo anche dovuto capire come dare l’effetto del galleggiamento. I lock non galleggiano come volevamo. I capelli dovevano ‘ballare’ e quindi abbiamo aggiunto anche delle ciocche di capelli naturali, sciolti”.

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Halle Bailey parla della sua acconciatura in La Sirenetta.

“Un tempo si vedevano a malapena le ciocche, adesso invece abbiamo una principessa Disney che le mostra, cosa mai successa prima. Per me era importantissimo avere i miei capelli naturali in questo film e sono molto grata al regista Rob Marshall perché ha voluto mantenerli. È sempre importante avere qualcuno che mi sostenga.

Ho i capelli in questo modo da quando avevo 5 anni, quindi sono una parte enorme di ciò che sono. Dobbiamo essere in grado di vederci, dobbiamo essere in grado di vedere i nostri capelli su grandi schermi come questo, in modo da sapere che sono belli e più che accettabili.

Interpretare Ariel mi ha aiutato a trovare me stessa. Ho lavorato al progetto da quando avevo 18 anni ai 23: anni di profondo cambiamento, in cui io sono cresciuta come giovane donna. Mi ritrovo in Ariel, nel suo percorso di passioni, forte volontà, nel far valere le proprie ragioni e nella capacità di affrontare anche cose che la spaventano. Tutte qualità che ho cercato di adottare. Mi ha insegnato tanto”.

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