I giornalisti Rai contro la dirigenza: “Controllo asfissiante, speso 6 milioni per Avanti Popolo”

21 Apr 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Giornalisti Rai

I giornalisti Rai sono tornati a contestare la dirigenza colpevole di “controllare in modo asfissiante l’informazione del servizio pubblico”. Lo hanno fatto a distanza di dieci giorni dalla prima volta.

In merito al monologo di Scurati, i giornalisti Rai hanno letto una lettera durante il Tg:

“Il controllo dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori. La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti“.

E ancora:

“Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico. Gentili telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell’azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale”.

I giornalisti Rai contro la dirigenza, la risposta dell’azienda

A distanza di poche ore, anche la Rai ha risposto.

“Nessun controllo sull’informazione e nessuna censura sono state operate dall’azienda nei confronti di programmi e conduttori. La Rai è patrimonio di tutti gli italiani ed esprime oggi più che mai i valori del pluralismo e della libertà di espressione. Sforzo dell’azienda è quello di aggiungere, innovare, sperimentare nuovi contenuti e nuove narrazioni. Aggiungere opinioni, idee e punti di vista vuol dire essere ancora più pluralisti di come la Rai è stata in passato. Nessuno ha mai messo in discussione la possibilità di partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione “Che sarà” condotta da Serena Bortone, la cui presenza era stata ampiamente annunciata. Il tentativo di strumentalizzare con polemiche sterili un caso montato sul nulla, rischia di vanificare il grande impegno che in questi mesi l’azienda ha profuso per migliorare il proprio assetto industriale ed economico e tutelare e valorizzare la grande tradizione del Servizio Pubblico”.

Non era mai successa prima una cosa del genere.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!