Giorgia Soleri si sfoga e poi cancella i profili Instagram e Twitter

03 Feb 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Giorgia Soleri cancella i social

Nella notte tra mercoledì e giovedì Giorgia Soleri ha pubblicato una storia in cui si è sfogata contro degli hater che l’hanno criticata tirando in ballo l’endometriosi: “In tutto ciò sono le 5 del mattino e io sono sveglia da ore perché non sto bene. Ieri avevo dei programmi a cui ho dovuto rinunciare (a causa della malattia, ndr) e ora devo pure sorbirmi questa gente che dopo due minuti si sente in diritto di negare il mio dolore“.

Poche ore dopo l’influencer ha disattivato i suoi profili Twitter e Instagram. Sul web hanno iniziato a circolare voci di una possibile crisi con Damiano dei Maneskin (che secondo Selvaggia non sarebbe in buoni rapporti con Victoria), ma il motivo della pausa dai social in realtà avrebbe a che fare con i duri attacchi e le offese ricevute negli ultimi giorni.

Giorgia Soleri, il post sull’endometriosi.

“Da qualche parte ho letto che se ascolti davvero una persona, l’endometriosi non è mai stata realmente così silenziosa. E silenziosa, nel mio caso, non è stata mai. Urlava come avrei voluto urlare io dopo le decine e decine di visite fatte snocciolando i miei sintomi uno dopo l’altro per sentirmi dire, in continuazione, che ero in perfetta salute. Come avrei voluto urlare quando il dolore era così forte da farmi rimettere e svenire, quando a 14 anni ho avuto il menarca e mentre tutti erano entusiasti io scoprivo troppo presto un corpo che ti si rivolta contro. Come avrei voluto urlare durante i miei troppo presenti ingressi al pronto soccorso. E come le infinite volte in cui (mi sono) sentita dire che ero esagerata, drammatica, ipocondriaca, con la soglia del dolore bassa.

Invece a stare in silenzio son stata io, per 11 lunghi anni, accompagnata da un senso di inadeguatezza che mi nauseava quasi quanto quel dolore che a un certo punto ha iniziato ad attanagliarmi le pelvi come una dolorosa cintura di spine.

Un anno fa, il 21 Marzo, ricevevo la mia diagnosi di endometriosi e adenomiosi, 5 mesi dopo, il 20 agosto, finivo sotto i ferri sperando di poter finalmente iniziare una vita lontana dal dolore. Sono stata fortunata (non sempre è così), l’intervento ha ampiamente diminuito la sintomatologia dolorosa legata all’endometriosi.

Ma ad oggi una cura definitiva ancora non c’è, gli anni di ritardo diagnostico continuano ad essere 7-10 pur colpendo (si stima, al ribasso) 1 persone assegnata femmina alla nascita su 10”.

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