Gabriel Garko, la ‘regola della Nutella’ e la chiamata alla Polizia: “Successo l’altra sera”

01 Nov 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Gabriel Garko tv

Relegarlo solo al mondo delle fiction sarebbe riduttivo, Gabriel Garko è a tutti gli effetti l’ultimo grande divo dello spettacolo italiano. Dopo film con registi famosi in tutto il mondo, serie e apparizioni su centinaia di settimanali, negli ultimi anni l’attore si era fatto vedere meno in giro e questo perché ha applicato la ‘regola della Nutella’. Gabriel Garko al Corriere della Sera ha spiegato cosa l’ha spinto a tornare in tv e a partecipare a Ballando con le Stelle.

“Ho festeggiato 30 anni di carriera e penso che in ognuna ci sia un’ascesa e poi, dopo un po’, un declino. Prima che arrivi quel momento devi riuscire a mantenere la quota, e quella è la parte difficile. Per me vale la regola della Nutella: se la mangi una volta a settimana ti piacerà per tutta la vita, se finisci un barattolo in un colpo non la vuoi più vedere. L’esposizione va saputa dosare e io sono stato molto esposto. Così, per un po’, ho deciso di prendermi del tempo e mi sono levato dai riflettori. Adesso mi volevo mettere alla prova, dando qualcosa di me e non stando dietro un personaggio.

Dopo Sanremo, nel 2016. Più popolare di così non potevo essere. Ricordo di aver ricevuto la chiamata da Carlo Conti mentre ero in autostrada e pensavo a uno scherzo. Gli ho chiesto quanto tempo avessi per pensarci e mi rispose: cinque minuti. In quella occasione ho cercato di non pensare a quello che la gente si aspettava da me, di non farmi bloccare dall’idea di dire qualcosa pensando che fosse quello che gli altri volevano sentire e ho iniziato ad essere me stesso”.

Gabriel Garko: “Ho chiamato la Polizia l’altra sera”.

“Devo ammettere che succede spesso di trovare qualcuno fuori da casa mia. Qualche sera fa stavo rientrando e ho visto questa donna biondissima, con abiti vistosi, proprio all’ingresso. Così ho tirato dritto e ho chiamato la polizia ma lei agli agenti ha detto questo, che era Marilyn Monroe.

Ho vissuto la coda del divismo, che con i social è un po’ morto. Confesso che le persone mi cercano sempre molto, ma certe serate, certi eventi non esistono più. Una volta, in una di quelle occasioni, mi hanno anche lanciato un bambino. Per fortuna la persona della sicurezza vicino a me lo ha preso al volo”.

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