Erik Menendez e il fratello Lyle hanno visto Monsters: la reazione alla serie

21 Set 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Erik Menendez con Lyle

Monsters è la serie più vista di Netflix in questi giorni e tra i tanti milioni di spettatori nel mondo ci sono anche i protagonisti della storia, Lyle ed Erik Menendez (ecco cosa fanno ora). I due fratelli non hanno affatto gradito lo show di Ryan Murphy e la rappresentazione che è stata fatta con i loro personaggi, entrambi credono che non sia stata mostrata la mostruosità dei loro genitori e le vi0lenze che hanno subito da parte del padre.

Erik Menendez e il fratello Lyle commentano Monsters.

Lyle si è scagliato contro gli abbonati Netflix che hanno apprezzato Monsters: “Ci sono degli strambi che qui su Facebook dicono che la serie è fantastica, che mostrava entrambe le parti. Hanno avuto anche la faccia tosta di sostenere che noi fratelli non dovremmo essere feriti dallo spettacolo. Quella spazzatura non mostra tutti i punti di vista. Non mostra nient’altro che palesi bugie dimostrabili. Ovviamente la speranza era che i genitori venissero ritratti come i mostri visto che è la verità. Invece, Murphy ha rivittimizzato due sopravvissuti alla violenza. Non potete dire che non è vero. Quindi questa è la fine della storia. Non discutete con me. E se avete amato quella spazzatura la dice lunga su di voi“.

Erik Menendez ha distrutto la serie, bollando tutto come bugie, calunnie e distorsioni della realtà: “Credevo che fossimo andati oltre le bugie e le rovinose rappresentazioni da caricatura del personaggio di Lyle. Posso solo credere che queste cose siano state fatte di proposito. È con il cuore pesante che dico questo: credo che Ryan Murphy sia stato ingenuo e impreciso sui fatti delle nostre vite e lo ha fatto con cattive intenzioni. Mi dispiace sapere che la rappresentazione disonesta di Netflix delle tragedie che circondano il nostro crimine farà fare grandi passi indietro alle nostre dolorose verità, quando l’accusa ha costruito una narrazione su un sistema di credenze secondo cui gli uomini non subivano abusi e che gli uomini vivevano il trauma di queste orrende vi0lenze in modo diverso rispetto alle donne. Quelle orribili bugie sono state interrotte e smascherate da innumerevoli vittime coraggiose negli ultimi due decenni, che hanno superato la loro vergogna personale e hanno coraggiosamente parlato. Ora Murphy modella la sua orribile narrazione attraverso calunnie e vili rappresentazioni dei nostri personaggi“.

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