Gossip
Emanuele Berardi, racconta di sua madre Barbara d’Urso fuori dalla tv
Anthony Festa 02/08/2024

Barbara d’Urso ha sempre donato tutta sé stessa al suo pubblico, ma facendo molta attenzione a non esporre i suoi figli, Giammauro ed Emanuele Berardi: “Sono riservati, non vogliono che influenzi la loro vita, che si sappia che sono i miei figli. Io li guardo crescere e taccio. Con fatica. Giammauro un giorno mi disse: “Mamma, vedi, io rispetto tantissimo il tuo lavoro, ti prego rispetta il mio, non parlare di me, perché ho faticato tanto, ho studiato tanto, sono diventato quello che sono, parlo nei congressi di tutto il mondo da solo, nessuno mai deve pensare che io sono il figlio di Barbara d’Urso”. Il più piccolo ha fatto adesso un film meraviglioso che si chiama Shukran, ambientato durante la guerra in Siria, difficilissimo, che ha avuto un successo incredibile al Festival di Roma, eppure al padre non ha mai fatto sapere niente, non ha mai chiesto un consiglio“.
Voi lo sapete… Non parlo mai dei miei figli, che hanno intrapreso due percorsi difficili rigorosamente da soli. Ma stavolta non posso fare a meno di condividere con voi l’orgoglio e l’emozione per #Shukran, film coraggioso prodotto da mio figlio Emanuele… #proudmum pic.twitter.com/wIbKO6qTg2
— Barbara d’Urso ♥️ (@carmelitadurso) October 30, 2023
Emanuele Berardi su sua madre: “Nei momenti duri mi ha dato tanta positività”.
In questi giorni il film Shukran è al cinema per una serie di giornate speciali e per l’occasione il produttore, Emanuele Berardi ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair. Il 36enne ha parlato anche del rapporto con la madre e della reazione di Barbara dopo aver visto il film tratto dal romanzo di Giovanni Terzi (marito di Simona Ventura). Il produttore ha parlato di un lato inedito di Barbara, quello di madre, raccontando i valori che gli ha trasmesso e il supporto che gli ha garantito.
“Mia madre, si figuri, è sempre “amore di mamma”. Si è commossa, un mare di lacrime di gioia. Mio padre è impazzito, era felicissimo. Mio fratello che è sempre stato quello serio della famiglia, quello che salva vite davvero, era entusiasta.
Il mio desiderio di privacy? Dipende anche da come sono stato cresciuto, i valori che mi hanno trasmesso. Non ho mai desiderato essere riconosciuto per strada. Con mia madre è sempre stato molto diverso. Quando io ero bambino lei era la dottoressa Giò, e quando invece avevo 17 anni lei conduceva le prime edizioni del Grande fratello.
Il consiglio materno che mi porto dietro? Mi ha insegnato a essere positivo anche quando di positivo non c’era nulla. Potrebbe sembrare un qualcosa di scontato, ma è una cosa che tuttora faccio fatica a fare. Devo ripetermelo continuamente. Anche durante la lavorazione di Shukran ci sono stati dei momenti molto duri e lei mi ha sempre trasmesso grande positività”.