Costanzo, l’operazione e la broncopolmonite: gli ultimi giorni in ospedale rivelati da Dagospia

25 Feb 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Costanzo operazione colon

Il TG 1 ieri pomeriggio ha svelato che Maurizio Costanzo è stato ricoverato per tre settimane in una nota clinica romana e che nella notte di giovedì – dopo un peggioramento – è stato portato in terapia intensiva. Adesso Dagospia ha pubblicato i dettagli degli ultimi giorni del marito di Maria De Filippi. Il sito di Roberto D’Agostino ha parlato di un’operazione al colon andata bene, ma anche di successive infezioni e di una broncopolmonite. Sembra anche che tra gli ultimi cari a fare visita a Maurizio ci sia stato anche l’amico e avvocato Giorgio Assuma.

Maurizio Costanzo, l’operazione e la preghiera con l’amico.

“Il ricovero di Maurizio Costanzo presso la clinica Paideia di Roma è di almeno 12 giorni fa. L’operazione al colon per far fuori alcuni polipi era riuscita bene. – si legge su Dagospia – Dopodiché il sistema immunitario di Costanzo ha iniziato a perdere giri e sono sopraggiunte varie infezioni, compresa una renale. Quindi sono spuntati problemi respiratori con finale di broncopolmonite.

Fino all’ultimo non ha mai smesso di lavorare: anche il sabato era sempre presente in ufficio e il giorno che più detestava era la domenica. Preparava il suo salotto-show per Canale5 e le sue trasmissioni radio, più le varie rubriche sui giornali. I suoi ultimi futuri progetti riguardavano la sceneggiatura di un film e l’organizzazione di una scuola di televisione per autori e tecnici.

Quattro giorni fa andò a trovarlo in clinica il suo avvocato e amico da 50 anni, Giorgio Assumma. Un compagno di vita e di pasto: ogni mercoledì pranzavano insieme (il giovedì invece faceva colazione con i figli Camilla e Saverio). Per ragioni scaramantiche, Assumma era “invitato” ad essere sempre presente in prima fila al teatro Parioli – una di quelle poche volte che per ragioni di lavoro dette buca, avvenne l’attentato mafioso.

Una volta soli nella cameretta della Paideia, Costanzo, pur essendo ateo, ha chiesto al suo amico cattolico di recitare insieme l’Ave Maria. Poi gli domandò se c’era un “dopo” e cosa sarebbe successo e se avrebbe incontrato suo padre”.

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