Bruzzone sul caso di Blanco: “Rischia fino a 5 anni di carcere”

16 Feb 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Bruzzone su Blanco

Il caso di Blanco e della sua performance al Festival di Sanremo 2023 è arrivato anche in procura, stamani infatti il cantante è stato indagato per danneggiamento aggravato. Oggi a La Vita in Diretta è intervenuta anche Roberta Bruzzone. La famosa criminologa ospite di Alberto Matano ha dichiarato che l’artista rischierebbe fino a cinque anni di reclusione.

Bruzzone: “Rischia da uno a cinque anni di reclusione”.

“Ho visto quello che è accaduto a Sanremo e letto delle indagini della procura di Imperia. Questo era inevitabile dopo l’esposto che è stato presentato giorni fa dal Codacons. Quello che ha fatto questo signore è punibile d’ufficio. Oggi quello che ha fatto questo signore è oggetto di una valutazione da parte della magistratura. Che cosa rischia Blanco? Da uno a cinque anni di reclusione. Se la procura di Imperia deciderà di procedere e quindi di formalizzare l’imputazione e di rinviarlo a giudizio, il giudice può a seconda del tipo di contestazione finale del capo di imputazione, la variabilità è da uno a cinque anni.

Lo stesso signore ha dichiarato che non sentiva nella cuffia e che per divertimento ha deciso di sfasciare tutto. Se era tutto programmato? Non penso proprio. C’erano le rose come nel video musicale ed è vero. Probabilmente avrebbe dovuto fare qualcosa, ma non di certo spaccare tutto comprese le fioriere. – ha continuato la Bruzzone – Io onestamente al posto di Amadeus avrei reagito in maniera più decisa. Invece che far spazzare Gianni Morandi e metterlo con la scopa in mano avrei fatto ripulire tutto a Blanco”.

L’esposto del Codacons.

“L’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati. L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

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