Blanco indagato dalla procura per la sfuriata a Sanremo
16 Feb 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
A distanza di una settimana dalla sua performance rosefobica sul palco del Teatro Ariston si continua a parlare di Blanco. La sfuriata del cantante al Festival di Sanremo 2023 potrebbe costargli cara, visto che poco fa l’Ansa ha rivelato che l’artista è indagato dalla procura di Imperia per danneggiamento.
“Il cantante Blanco è stato indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento, per il fuori programma avvenuto alla prima serata del 73/o festival di Sanremo, quando ha distrutto a calci il “giardino di rose” allestito sul palcoscenico del teatro Ariston.
Blanco era stato invitato per presentare il nuovo singolo “L’Isole delle rose”, ma a un certo punto dell’esibizione, dopo la mezzanotte, ha cominciato a dare in escandescenze sferrando calci alla composizione floreale”.
Ritroveremo Blanco nella quarta stagione di Mare Fuori?
“Blanco è stato indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento, per il fuori programma avvenuto alla prima serata del 73/o festival di Sanremo, quando ha distrutto a calci il “giardino di rose” al teatro Ariston”. Siamo ai livelli del Codacons come comicità.
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) February 16, 2023
Blanco e le scuse ad Amadeus.
“Blanco mi ha chiamato stamattina, si è scusato con me ed ha fatto le sue scuse al Festival. Ha sbagliato, ne è consapevole anche lui. Abbiamo parlato e mi ha fatto capire di essere dispiaciuto. Compirà 20 anni, non ha voluto mancare di rispetto a Sanremo, ha sfogato la sua rabbia sui fiori. Ha chiesto di essere perdonato. Accetto le sue scuse con serenità.
Non me la sento di dire che Blanco non debba più far parte del Festival nei prossimi anni. Tutte le volte che l’ho incontrato ho trovato un ragazzo educato e gentile, è stata una sorpresa per me vederlo così”.
Il post Instagram: “Ti voglio bene Ariston”.
“Cadono fiori, Ariston, si spezzano fiori, Ariston e cala il sipario, Ariston. Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston. Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, oggi sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi… rido, rido, rido, rido, rido e grido. Perché io non sono perfetto come mi volevi. Ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia, Ariston. Blanco”.
