Barbara d’Urso racconta il nuovo Pomeriggio 5: “Sparisce il concetto di salotto, via opinionisti e poltrone”
31 Ago 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Barbara d’Urso in questi giorni è già rientrata operativa a Cologno Monzese perché la prossima settimana tornerà con Pomeriggio 5.
Non vedo l’ora di ricominciare !!!! Stiamo lavorando a tante nuove idee… Studio, ospiti, sigla…🤐🤐🤫🤫😜😜Ne parlo sul @Sorrisi in edicola… Arrivooooooooooo ❤️❤️❤️❤️
— Barbara d’Urso (@carmelitadurso) August 31, 2021
Il programma quest’anno avrà una nuova veste (in tutti i sensi) a partire dalla sigla, fino allo studio che sarà in parte modificato. Come dichiarato dalla conduttrice fra le pagine di Tv Sorrisi & Canzoni, infatti, lo studio sarà più moderno e non avrà più quello stile da “salotto” con i vari divanetti e le varie poltrone per gli ospiti. Sarà tutto più asciutto e più serio, come gli argomenti trattati.
“Cosa cambierà? Grafica nuova, studio in parte modificato, più moderno e ancora più aperto alla realtà e all’informazione, sigla nuova. Vogliamo superare il concetto di salotto, ormai stravisto ovunque, e anche di opinionisti. Non ci saranno più poltrone e divani ma ci saranno comunque diversi volti conosciuti, in studio o in collegamento, a commentare con me i fatti del giorno dei diversi tipi di cronaca, prevalentemente attualità. Mentre nella prima parte del programma mi collegherò con gli inviati per le ultimissime notizie”.
Barbara d’Urso: “Fare informazione è un privilegio”
Insomma, nel nuovo Pomeriggio 5 non ci sarà spazio per il Denis Dosio del momento che va in studio a mostrare il ciuffo, ma solo per giornalisti o esperti di settore.
“Fare informazione per me è un grande privilegio e una grande responsabilità, sono fiera di farlo grazie alla struttura giornalistica di Videonews. Pomeriggio 5 tocca tanti temi sociali che poi diventano nostre battaglie: i femminicidi, l’omofobia, le violenze nelle case di riposo, gli omicidi stradali. Raccontiamo storie che tengono viva l’attenzione su questi temi, e spesso da queste denunce nascono leggi a tutela degli stessi”.
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