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Alessandro Gassmann scatena una polemica con una foto di Tony Effe

Anthony Festa 01/07/2025

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Tony Effe è abituato a ricevere frecciatine più o meno velate da giornalisti, ex fidanzate, critici, opinionisti tv e colleghi, ma l’ultima provocazione è arrivata da un insospettabile, un personaggio che di certo non è noto per essere uno che giudica o punzecchia sui social. Alessandro Gassmann sul suo profilo Threads ha condiviso una foto del rapper romano con un outfit particolare e ha scritto un post dal sapore provocatorio: “Mi spiegate cosa è successo? Attraverso quale procedimento si è arrivati a questo? Solo risposte tecniche“. Come prevedibile il post dell’attore ha scatenato una polemica, molti si sono scatenati contro Tony, altri invece hanno criticato duramente il protagonista di Un Professore.

Alessandro Gassmann e la polemica per la foto di Tony Effe.

In tanti hanno concordato con il pensiero dal retrogusto effettivamente boomer di Alessandro Gassmann: “Ma dove siamo finiti”. “Hai ragione! Come siamo arrivati a questo?”. “Bravo, anche io mi chiedo come sia possibile essere arrivati a questa roba“. “La stessa domanda che mi faccio io quando vedo questo soggetto“.

Tanti altri però hanno attaccato il 60enne, accusandolo di fare il progressista a giorni alterni, qualcuno ha tirato in ballo i Pride, altri hanno scomodato l’omofobia (perché?): “Fai il progressista part time”. “Dopo i corsetti di Mengoni ora criticate Tony?”. “Ok boomer”. “Ma tu non difendevi tutte le libertà?”. “Sei d’accordo con i pagliacci dei gay pride e poi ti lamenti di questo outfit?”. “Su questo post non mi trovi d’accordo. Abbiamo difeso (giustamente) Mengoni, questo soggetto va criticato per la sua inconsistenza artistica, non per come si abbiglia”. “Che caduta di stile. La tua, non la sua”. “Ognuno si veste come crede. Giudicare una persona da come si veste è una ENORME caduta di stile”. “Perché dovremmo seguire Un Professore quando scrive delle sciocchezze del genere? Solo risposte tecniche”. “Fai il fan della libertà quando ti pare”. “Fai l’attivista del gay pride e poi rompi se uno si veste come cavolo vuole?”. “Oh che scivolone. Non volevo un commento omofobo da uno che difende i pride tutti i giorni. Non c’è niente da fare: ce l’abbiamo proprio nel dna“.

Che il post sembri scritto dal 60enne medio frequentatore dei gruppi Facebook è indubbio, ma non c’è niente di omofobo, così com’è sbagliato paragonarlo a quello che sta subendo da giorni Marco Mengoni per aver indossato dei corpetti in concerto.

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