Vescovo si dimette dopo essere stato beccato su Grindr: “Frequentava anche saune gay”

Saune e bar gay anche durante i viaggi pagati dalla Curia.

23 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Vescovo si è dimesso per Grindr

Dagli USA arriva la conferma che i moralisti sono spesso i peggiori ipocriti. Il segretario generale della Conferenza dei Vescovi Usa (Usscb), monsignor Jeffrey Burrill si è dimesso. L’uomo era noto per le sue posizioni molto dure sui diritti civili e l’aborto, tanto che si era detto pronto negare l’eucarestia ai politici pro-aborto tra i quali il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Le dimissioni sono arrivate dopo che un famoso sito di informazione ha rivelato che dall’iPhone del vescovo acquisivano dati diverse app di dating gay, tra le quali Grindr (che pare l’uomo abbia usato quasi tutti i giorni). Come se questo non bastasse a mostrare l’incoerenza del prelato, la geolocalizzazione del suo cellulare l’ha localizzato in più occasioni in bar e saune gay, ma anche appartamenti di ragazzi, nei quali si recava persino durante i viaggi di lavoro pagati dalla Curia.

L’arcivescovo Jose Gomez, ha ufficializzato le dimissioni di Jeffrey: “Vi informo con rammarico che monsignor Jeffrey Burrill si è dimesso da segretario della Conferenza. Lunedì siamo entrati al corrente che presto sui media sarebbe uscita notizia di possibili comportamenti impropri. Le condotte di Burrill però non riguardavano minori“.

Da ateo mi chiedo quando le persone la smetteranno di credere che la castità e il celibato siano necessari per gli uomini di Chiesa. Perché di ‘Jeffrey Burill’ ne è pieno il mondo, soltanto che molti di loro non si sono fatti beccare. In un mondo più sano la Chiesa sarebbe già uscita dal suo medioevo, rendendo questi ‘scandali’ semplice normalità. Perché per quanto vescovi, sacerdoti o cardinali, tutti loro restano anche uomini, con tutti i bisogni terreni annessi (e che certo non infastidiscono Dio, se esiste).

 

Le dimissioni del Vescovo.

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