Tanti concerti nei casinò di Las Vegas: dalle Spice Girls a Britney Spears fino a Katy Perry la moda delle star in Nevada continua

11 Mag 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Spice Girls

Ogni grande musicista, apprezzato dal pubblico e dalla critica, vive (a un certo punto della sua carriera) l’esperienza di residency (per più settimane) nei migliori casinò di Las Vegas. Vediamo cosa è successo a Katy Perry, le Spice Girls e Britney Spears.

Le star della musica, in una consuetudine tipicamente americana, a un certo punto della propria carriera, fanno un’esperienza fuori dal comune a suon di milioni di dollari: una residency nei casinò più famosi di Las Vegas. Ma che cos’è una residency? In pratica sono una serie di concerti, di fila, nella stessa struttura, per un lasso di tempo indefinito. Alcuni, come Celine Dion, la stessa Britney e Jennifer Lopez, hanno avuto residenze lunghissime, anche di anni.

In Italia la condizione dei casinò è legata solo al gioco d’azzardo, soprattutto in quest’ultimo periodo. I siti di casinò in Italia, infatti, elencati su online-casinos.com/italy/, raccolgono principalmente utenti che sono lì per giocare in questa nuova crescita esponenziale del web rispetto ai luoghi fisici successiva alla chiusura a causa del lockdown. Ma ci sono stati anni in cui anche i più famosi cantanti italiani si esibivano, in esclusiva, nei casinò italiani. Se ci pensate, infatti, il Festival di Sanremo, in tutti gli anni 50 e 60, veniva trasmesso dal Casinò della cittadina (il Teatro Ariston è arrivato molto dopo). Certo, sicuramente negli States la situazione è differente ed è molto più articolata, vediamo come.

Spice Girls: un ritorno da 100 milioni di dollari

Le Spice Girls sono state il fenomeno della musica mondiale per più di un decennio. Mai fino ad allora si era vista una formazione di sole donne diventare così famose nella musica pop. Se ci pensate, anche in quelle che poi sono state le loro carriere soliste, alcune di loro sono diventate delle vere e proprie icone. Ragioniamo su Victoria Adams in Beckham, la Posh Spice, diventata una vera regina della moda e del glamour o su Geri Halliwell che è stata quella, tra loro, a continuare una carriera più che dignitosa nel mondo della musica.

Ma i fans non le hanno mai dimenticate e una proposta come quella di una residency da 100 milioni di dollari per 4 di loro (Mel B, Mel C, Geri Halliwell ed Emma Bunton) a Las Vegas ha aperto il cuore di tanti appassionati che non aspettavano altro che rivederle insieme cantare i vecchi successi. D’altronde, in un certo senso, possiamo dire che il Girl Power da loro tanto decantato fosse un vero antesignano di quello che può essere definito un femminismo pop in cui le donne, dopo decenni di poca considerazione, erano davvero delle stelle luminose e libere.

Britney in causa contro il padre vince la prima battaglia

Britney Spears si è esibita in una lunghissima residency a Las Vegas negli anni passati, anni molto bui per lei che era sotto l’egida del padre che ne era il tutore legale dopo un po’ di problemi avuti dalla giovane cantante. Britney, infatti, dopo un paio di forti esaurimenti nervosi, era stata vittima di un provvedimento molto restrittivo che permetteva al genitore, come suo tutore, di organizzare vita e lavoro della cantante a suo piacimento. Britney, negli anni scorsi, quindi, ha lavorato tanto, anche a Las Vegas con una serie di concerti.

Tutto questo è durato fino a quando, in maniera spontanea, si è creato il movimento #freebritney, organizzazione (nata sui social) di persone che hanno iniziato a manifestare il proprio disappunto per questa sorta di schiavitù inflitta alla cantante. Al culmine delle proteste Britney ha, però, vinto la sua prima battaglia con la revoca della tutela esclusiva di Jamie Spears sulla figlia. Questo permetterà alla cantante di avere di nuovo accesso ai social e di avere un maggiore controllo delle sue finanze e della sua vita, sia pubblica che privata. Negli anni scorsi, infatti, ogni messaggio era filtrato e controllato, in una vera e propria prigione dorata che sembrava essere senza fine. Ci auguriamo, quindi, che questo nuovo anno e questa nuova condizione di vita permetta a Britney di decidere finalmente per se stessa e di poter vivere una vita normale con figli e nuovo compagno e di pensare, quindi, alla musica come un’alleata e non come una costrizione.

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