Reggio Emilia, prete rifiuta una ragazza lesbica come madrina per la cresima

Nuovo caso di discriminazione in chiesa.

11 Nov 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

“Sei lesbica? Non puoi fare la madrina alla cresima”. Questo è quello che è successo nella parrocchia di Pieve Modolena (Reggio Emilia). Dopo Don Mario secondo cui i gay sono dei malati, ci mancava il sacerdote che vieta alle persone omosessuali di fare da padrini e madrine alle cresime.

Una 13enne durante il percorso in preparazione alla Cresima, ha indicato come madrina un’amica di famiglia a cui è molto legata e che convive con una donna. Il prete ha subito accolto la richiesta della ragazzina, in questi mesi però è cambiato parroco e il nuovo sacerdote ha posto un veto: “Questa donna non deve fare la madrina“.

A raccontarlo è stata la madre della piccola.

“Il parroco ha rifiutato la madrina di mia figlia, per la cresima, perché è lesbica e convive con un’altra donna. -rivela la madre della ragazzina a Reggio Sera – Il parroco precedente, don Gianni, aveva detto che, per lui, non era un problema, ma don Daniele Casini, che è arrivato dopo, ha detto che non si poteva. Loro vogliono padrini e madrine sposati in chiesa. Non possono nemmeno essere sposati in Comune. Mi ha detto che puoi fare il padrino e la madrina se sei single, fidanzato non convivente con un’altra persona, o se sei sposato in chiesa. Adesso le farà da madrina mia zia che è divorziata e atea.

Anche il presidente di Arcigay Gioconda, Alberto Nicolini ha detto la sua: “Arcigay Gioconda e’ composta da persone cattoliche, musulmane, atee, spirituali e non. Quando accadono queste situazioni, proviamo rabbia, perché ogni anno ci sono madrine e padrini LGBT che, il più delle volte, sono costretti a nascondere se’ stessi come se ci fosse qualcosa di male non per ciò che fanno, ma per chi sono. Il fondamento dell’ipocrisia in cui navighiamo ogni giorno e’ proprio questo: impariamo presto che dobbiamo nasconderci per partecipare alla vita delle comunità”.

PH: Arcigay Reggio Emilia

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