Platinette contro il DDL Zan: “I veri discriminati ora sono gli etero”

Mauro Coruzzi ancora contro il DDL Zan. Questa volta l'ha sparata davvero grossa.

28 Apr 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ci risiamo, Platinette ha tuonato nuovamente contro il DDL Zan. Mauro Coruzzi la scorsa settimana ha dichiarato che la legge contro l’omofobia discrimina e adesso è tornato a ripeterlo dalle pagine di Libero.

“Tutti siamo d’accordo che non bisogna picchiare un gay e che chi odia le minoranze è un essere abietto, ma non bisogna farne un dogma. Non serve una legge a stabilirlo, la cultura non è un atto normativo. Inserire l’identità di genere nei programmi scolastici è una violenza, perfino superiore a quella dell’utero in affitto, significa far prevalere una visione del mondo rispetto ad altre che invece hanno lo stesso diritto di esistere

Non ci sto. La sensibilità degli altri non si cambia con una normativa ma agendo e rischiando del proprio. Sono contrario alla legge Zan, vietare il dissenso è liberticida. Io ora vengo definito un gay omofobo. Come mi devo sentire, cosa devo pensare dei gay che vogliono cambiare la mia mentalità sui gay, quando io facevo le battaglie per loro prima che nascessero? Il martellamento ideologico non ha effetti positivi sulla società, è privo di valenza sui comportamenti delle persone

Mi lasciano perplesso le battaglie di tutti questi vip a favore della legge Zan, secondo me non l’hanno neppure letta. Agiscono in branco, come chi assale un inerme

I veri discriminati oggi sono gli eterosessuali e chi li difende; ormai sono una razza in estinzione. – ha concluso Platinette – Tolleranza significa avere compassione di chi non è come te, e questo è un problema che hanno pure i gay”.

La cultura non sarà un atto normativo, ma le leggi possono dare una grande mano ai cambiamenti socio culturali. Insegnare ai bambini che il principe azzurro non sempre è alla ricerca di una principessa o che una bambina non necessariamente deve amare il rosa e le bambole non mi pare una violenza, ma credo sia un punto di inizio per mostrare ai più piccoli tutti i colori della diversità e che diverso non è sbagliato. Le prime risatine e offese me le sono beccate quando a scuola avevo l’album di figurine di Sailor Moon e delle Spice Girls e non quello dei Calciatori.

Noi gay dobbiamo essere tolleranti con chi la pensa diversamente? Io tollero chi critica le serie che amo, chi preferisce il calcio ai reality, ma le posizioni degli omofobi non sono PENSIERI, ma DISCRIMINAZIONE. Quando qualcuno vuole impedirmi di avere un diritto, o togliermene uno faticosamente conquistato non è mai un pensiero, ma una violenza.

Sul fatto che i veri discriminati siano gli etero nemmeno commento, nel farlo sentirei violentata la mia intelligenza e quindi lascio che le parole di Platinette si commentino da sole.

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