Paola Ferrari dura contro Diletta Leotta: “Non rappresenta le giornaliste, al massimo Belen”

La famosa giornalista bacchetta la fidanzata di Can Yaman.

10 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Paola Ferrari negli anni ha lanciato più volte delle shade a Diletta Leotta ed è tornata a farlo su Il Giornale. La conduttrice ha specificato che la compagna di Can non rappresenta le giornaliste italiane, ma piuttosto Belen Rodriguez!

“Sono andata via da casa ragazzina, per mantenermi dovevo lavorare. Vivere da sola non era facile: non ricordo quante volte mi tagliarono i fili della luce e del telefono. Così ho prestato il viso a una casa molto famosa di cosmetici. Mamma e papà non si occupavano molto di me. Ho rischiato tante volte di prendere strade sbagliate. Mi hanno salvato il carattere e la buona stella.

Per me era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa. Non era facile sopportare i sorrisi ironici di chi al campo ti vedeva come un’ochetta in cerca di gloria . Diletta Leotta? Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare. Io invece ho sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina. Dei consigli? Ma è lei che deve darli a me: è ricchissima, famosissima, mica come me che ho fatto tanta fatica per così poco. Continui così, faccia un sacco di soldi e se li goda.

La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen”.

Che piaccia o meno c’è da dire che Paola Ferrari non le manda certo a dire.

Non è la prima volta che Paola Ferrari attacca la Leotta.

“Lei ha riportato in auge nel mondo del giornalismo, o per meglio dire di una donna che si occupa di calcio, un’immagine stereotipata da Barbie che speravamo di aver cancellato. La bella ragazza piace agli uomini. Si pensa che il mondo dello sport sia dei maschi e invece è anche delle donne. Un’immagine propensa a piacere così tanto agli uomini può dare fastidio. Lei fa la sua strada e fa bene. Questi certo sono cavoli suoi”.

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