Michele Merlo, i genitori sporgono denuncia, la procura apre un fascicolo per omicidio colposo

Si indaga per omicidio, il fascicolo della procura.

08 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Michele Merlo si indaga e parlano i genitori

I genitori di Michele Merlo stanno cercando di capire cosa sia davvero successo a loro figlio. Katia e Domenico Merlo vogliono che la magistratura indaghi, per sapere se in ospedale sono stati fatti degli errori.

Intanto la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. A spiegare questa novità è stato il procuratore capo Giuseppe Amato che ha aggiunto che si tratta di un passaggio necessario per l’autorizzazione all’autopsia “questo servirà anche perché vengano svolte le attività investigative connesse“.

Insieme ai loro legali, i genitori del cantante hanno anche depositato una denuncia e richiesto il sequestro della salma e anche di tutte le cartelle cliniche. Domenico Merlo ha parlato di un”medico non professionale” e soprattutto del dubbio trattamento subito da suo figlio al pronto soccorso.

Niente renderà a Katia e Domenico loro figlio, ma almeno grazie a queste indagini sapranno se ci sono state delle colpe per la morte di Michele.

La decisione dei genitori di Michele Merlo.

“Sicuramente un’indagine la faremo partire noi: mi sono già rivolto agli avvocati e facciamo una denuncia. Ci sono moltissime ombre e noi vogliamo chiarezza

Abbiamo deciso di chiedere alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori e/o omissioni antecedenti al ricovero al Maggiore che abbiano determinato irreversibilmente la sorte di nostro figlio.

Michele si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. Anche durante l’intervento richiesto al Pronto soccorso, nella serata di giovedì, pare che lì per lì non fosse subito chiara la gravità della situazione”.

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