Lo scambio di email fra Balocco e Ferragni finisce online

16 Dic 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

email balocco ferragni

Chiara Ferragni e Balocco sono stati multati dall’Antitrust con l’accusa di pubblicità ingannevole in merito al celebre Pandoro con lo zucchero a velo rosa che lo scorso anno è stato instagrammabilissimo. La notizia della multa (si parla di 1 milione di euro per l’imprenditrice) ha fatto il giro del web ed è stata commentata apertamente anche da lei. Il Corriere della Sera, a tal proposito, ha pubblicato lo scambio di email che il team di Balocco e il team di Ferragni si sarebbero scambiati in quel periodo.

“Ciao a tutte” – ha scritto Balocco a Ferragni – “Per me ok ma massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole correlata alle vendite […] Occorre spiegarglielo bene, meglio forse per telefono […]”. E ancora, in data 18 novembre 2022 sempre Balocco a Ferragni: “Per noi è molto importante sottolineare il sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite (in quanto si tratta di una donazione che non è legata all’andamento del prodotto sul mercato)”.

Ma come scritto dal Corriere: “nel copioso numero di email risulta facoltà di Tbs Crew della signora Ferragni di decidere «in ultima istanza i contenuti da veicolare»“.

Lo scambio di email fra Balocco e Ferragni finisce online

A questo punto secondo il Corriere, il team di Chiara Ferragni manda un’altra email a Balocco con scritto:

“Buongiorno. Ho rivisto il comunicato in qualche punto. Te lo rimando in allegato. […] “Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino“”.

Ottenendo come risposta un: “Mi verrebbe da rispondere [al team Ferragni, ndr]: in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante“.

Il Corriere chiude così: “Su 362.577 Pandori griffati non tutti sono stati venduti. Anzi, una parte risulta rimasta invenduta (stimata in circa il 20%) ed è stata distrutta“.

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