Chiara Ferragni multata dall’Antitrust: deve pagare 1 milione di euro, la sua reazione

16 Dic 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni è finita nel mirino dell’Antitrust e tramite una sentenza è stata costretta a pagare 1 milione di euro

Il caso risale allo scorso Natale quando l’imprenditrice digitale ha stretto una collaborazione commerciale con Balocco che ha prodotto 362 mila pandori con lo zucchero in polvere colore rosa a suo nome. Quando però il dolce è stato pubblicizzato è stato fatto credere che ogni singola vendita sarebbe servita a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Ma così non era. A stabilirlo è stata proprio l’Antitrust che ha multato le due società di Chiara Ferragni (Fenice e TBS Crew) rispettivamente per 400 mila euro e per 675 mila euro. Una multa se l’è beccata pure Balocco che deve sborsare 420 mila euro.

A spiegare il fatto – sollevato in tempi non sospetti da Selvaggia Lucarelli su Domani – è stato Il Sole 24 Ore che ha così scritto: “Le suddette società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro griffato Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50 mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima“.

Chiara Ferragni, le condotte contestate da Antitrust

Insomma, Balocco in primavera ha fatto una donazione pari a 50 mila euro all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un macchinario e successivamente ha firmato un accordo commerciale con Chiara Ferragni che ha fatto fruttare milioni di euro. Per l’Antitrus la pratica scorretta sarebbe riconducibile a diverse condotte che oggi vengono così contestate:

“Far credere nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022; aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro “griffato” Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza – non vera – che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata; aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che la Signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro”.

La notizia della multa ha fatto ovviamente il giro del web e la stessa Chiara Ferragni è stata costretta a rispondere parlando di “buona fede”. Parole che non sono affatto piaciute a Selvaggia Lucarelli, colei che ha sollevato il primo dubbio, che ha replicato: “La tua cattiva fede la spiega bene la sentenza dell’Antitrust”.

 

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