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Liam Payne, cinque persone accusate di omicidio colposo: rischiano fino a 15 anni
Fabiano Minacci 31/12/2024
Liam Payne è morto lo scorso 16 ottobre cadendo dal balcone della sua camera d’hotel situata al terzo piano. Le cause della morte sono dovute alle ferite riportate dalla caduta, ma prima di cadere/scivolare/gettarsi dal balcone, il cantante aveva assunto alcol, cocaina e antidepressivo. L’autopsia, infatti, ha rivelato che era incosciente quando è caduto e probabilmente neanche se n’è accorto o era in preda a delle allucinazioni.
La giudice Laura Bruniard ha così deciso di avviare un processo contro cinque persone che sono state accusate dal pubblico ministero di omicidio colposo e di aver fornito droga. Se condannati rischiano fra i 5 e i 15 anni di carcere. Gli avvocati degli imputati possono fare appello contro questa decisione. Se i ricorsi non saranno accolti, inizierà la fase processuale.
Nei documenti del tribunale, Bruniard ha elencato le accuse contro i cinque sospettati, che sono indicati con le loro iniziali. Il dipendente dell’hotel EDP è sospettato di aver venduto cocaina a Liam Payne tra il 15 e il 16 ottobre. Il cameriere BNP è sospettato di aver venduto cocaina per due volte il 14 ottobre. L’amico del cantante, RLN, è sospettato di omicidio colposo per essere “venuto meno ai suoi doveri di cura, assistenza e aiuto” nei confronti di Payne dopo averlo “abbandonato sapendo che era incapace di badare a se stesso e sapendo che soffriva di molteplici dipendenze“. Il direttore dell’hotel GAM è sospettato di omicidio colposo per non aver impedito a Payne di essere portato nella sua stanza d’albergo pochi istanti prima della sua morte.
Liam Payne, cinque persone accusate di omicidio colposo: rischiano fino a 15 anni
Secondo i documenti del tribunale, dato lo stato del cantante, il balcone della stanza rappresentava una “grave minaccia” e il direttore avrebbe dovuto assicurarsi che Payne fosse tenuto in un luogo sicuro fino all’arrivo dei soccorsi medici. Il capo receptionist ERG è anche sospettato di omicidio colposo per aver presumibilmente chiesto a tre persone di “trascinare” Payne, che non si reggeva in piedi, nella sua stanza, invece di tenerlo al sicuro.
La giudice, come riporta ANSA, “ha dichiarato di non ritenere che l’amico di Liam Payne, il direttore dell’hotel e la receptionist abbiano pianificato o voluto la morte di Payne, ma che le loro azioni hanno creato un rischio per la sua vita“. Loro tre rischierebbero fino a un massimo di cinque anni di carcere, gli altri due, accusati di avergli fornito la droga, rischiano fino a un massimo di quindici anni di carcere.