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La prova che scagiona Ferragni, parla Morvillo: “Perché non è una truffatrice”
Anthony Festa 03/01/2025
Dopo un anno di indagini, polemiche, accuse e critiche di ogni tipo il Pandoro Gate potrebbe essere giunto al termine. Chiara Ferragni e il Codacons hanno trovato un accordo (ecco quanti soldi costerà all’influencer) e molto probabilmente salterà anche il processo per truffa. Ieri sera a Zona Bianca hanno parlato proprio di questo accordo e la giornalista del Corriere della Sera Candida Morvillo ha spiegato qual è la prova che dimostra che Chiara non è mai stata una truffatrice e che i suoi errori sono stati commessi in buona fede.
La prova che dimostra che Chiara Ferragni era in buona fede, parla Candida Morvillo.
“Io credo che sia un ottimo accordo per Chiara perché intanto lei sta dimostrando che effettivamente era in buona fede. Lei ha sempre sostenuto di aver fatto degli errori ma di averli fatti in buona fede. Ora, uno che truffa volendo truffare non restituisce più di quanto ha incassato. E’ un po’ la logica diciamo che vuole far capire ai suoi follower, a quelli che l’hanno abbandonata, ma soprattutto alle aziende che non investono più su di lei, che non era una truffatrice perché la truffatrice è quella che incassa e arraffa soldi e un po’ se ne frega delle conseguenze. Questa è la prova che non era in cattiva fede”.
Ferragni risarcisce, forse salta il processo per truffa
“Credo che sia un ottimo accordo per Chiara perché intanto sta dimostrando che era in buona fede”
Così a #zonabianca la giornalista @CandidaMorvillo pic.twitter.com/2os3zQ9IRd— Zona Bianca (@zona_bianca) January 2, 2025
Non solo la Morvillo, a Zona Bianca è intervenuta anche l’esperta di comunicazione Maria Beatrice Alonzi: “Se noi pensiamo alla giustizia rispetto a quello che è stato imputato dall’antitrust, l’illecito che lei ha commesso secondo l’antitrust, in qualche modo giustizia è stata fatta. Se noi invece parliamo di vendetta, che è quello che l’opinione pubblica richiede a Chiara Ferragni per lavare la sua coscienza, nessuno sarà mai contento. Questo perché Chiara Ferragni è il simbolo di un mestiere che non è quello che fa lei, perché Chiara Ferragni non inizia facendo la vendita dei prodotti per terzi, mentre adesso questo è diventato il mestiere dell’influencer. La rabbia che provano le persone nei confronti di questa cosa è una rabbia del tutto giustificata per il sistema, perché i genitori hanno a casa i figli che vogliono fare gli influencer, ma non è giustificata verso Chiara Ferragni, questo è il punto. Se noi spostassimo questa indignazione, potremmo smettere di essere accecati dalla rabbia“.