Iva Zanicchi e Samuel Peron affossati da Selvaggia Lucarelli, nonostante le scuse

09 Ott 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Iva Zanicchi Samuel Peron

Iva Zanicchidopo aver dato della T a Selvaggia Lucarelli durante Ballando con le Stelle – le ha chiesto scusa sui social.

“Come in tutte le competizioni, delle volte si dicono delle cose a caldo che non si pensano veramente.
Chiedo pubblicamente scusa a Selvaggia, come ho già fatto in privato, perché purtroppo delle volte dico delle cose senza pensarci. Spero si capisca che non c’era cattiveria”.

Scuse che però non sarebbero state accettate da Selvaggia Lucarelli.

Ecco cosa ha scritto la Lucarelli ore dopo le scuse ricevute.

“Voglio dire alcune cose su quello che è accaduto ieri con Iva Zanicchi, perché trovo che al di là del caso personale e del contesto, racconti una dinamica tipica, di quelle in cui le donne si trovano spesso impantanate. La dinamica è molto semplice: io ho un ruolo che prevede una posizione “di potere”, ovvero quella del giudice in un programma di ballo/intrattenimento. C’è una concorrente, Iva Zanicchi, che si mette autonomamente in condizione di essere giudicata dalla sottoscritta”.

E ancora:

“Lei ha qualche decennio più di me, molti successi alle spalle, “io sono Iva Zanicchi”, le piace spesso dire quando non è nel mood simpatica signora senza filtri. Già nelle clip che precedevano il debutto di ieri tradiva molto bene il suo pensiero, perché nel parlare di me fingeva di non ricordarsi come mi chiamo (“come si chiama quella lì?”). Un atteggiamento tipico: fingo che tu non sappia neppure chi sia perché non accetto di condividere lo stesso piano con te, c’è una gerarchia: io sopra, tu sotto.

Con queste premesse, nonostante io ieri le abbia anche fatto alcune osservazioni positive sulla sua capacità di fare show prima di dire che il ballo però era stato un disastro, la signora Zanicchi si è rivelata per quello che è, ovvero l’individuo tipico che quando sente la presenza di una donna accanto che occupa spazio, non ha alcuna sudditanza psicologica ed è in un contesto nel quale non esiste l’ordine gerarchico che decidi tu, va in tilt. Perde il controllo. E cosa si dice a una donna quando si deve mortificarla e rimetterla in un angolo? Putta*a”.

Selvaggia ha poi continuato.

“E l’ha detto non una, ma due volte, ridacchiando e sussurrandolo nell’orecchio del ballerino.
E qui veniamo a un altro passaggio, perché questa dinamica in realtà ha avuto il suo esordio qualche minuto prima, cosa che io avevo compreso benissimo e che qualcuno digiuno di “esperienza di chi conosce bene le tecniche per mettere le donne in un angolo “ ha scambiato per battibecco gratuito. Anzi, al solito “che antipatica la Lucarelli”.

Il ballerino Peron aveva risposto alla mia critica sul ballo dicendo “amore mio bello tu non capisci niente di ballo”. Ora, al di là della comicità del ritenere 4 passi ballati dalla Zanicchi materiale che possa giudicare solo un ballerino con due ori in competizioni internazionali (e poi che noia ‘sta storia), quell’AMORE MIO BELLO TU NON CAPISCI è da manuale del mansplaining. E cioè: da una parte ti tolgo autorevolezza (non sono Selvaggia Lucarelli, no, sono sua sorella, anzi la nipotina che chiama “amore mio bello”), dall’altra ti dico che non capisci niente, attaccando la professionalità e il ruolo, non il giudizio in sé”.

E ancora:

“Entrambi -Zanicchi e Peron- in modo diverso, hanno evitato di andare dritti sulla sostanza, perché avevano davanti una donna e la donna va ridimensionata, zittita, mortificata. Ora, capirete bene che io mastico, inghiotto e digerisco sia la Zanicchi che il suo ballerino con cui non ho mai avuto nessuno scambio al di là del buongiorno e buonasera in sette anni, ma credo sia importante non far passare queste dinamiche come gioco e normalità, perché sebbene siano sì, inserite in un gioco, sono come sempre una questione molto seria.

Perché se io ho tutti gli strumenti per tornare il sabato successivo e riguardare entrambi negli occhi, il mondo è pieno di donne che hanno meno forza, esperienza, coraggio e capacità di identificare chiaramente queste dinamiche. Donne che magari si convincono davvero di essere delle bambine sceme che non capiscono un c*zzo. E magari pure un po’ putta*e”.

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