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Disagi e scompiglio in un noto programma tv, interviene il sindacato: “Limite superato”
Anthony Festa 25/11/2025

Cioè che vediamo in onda è solo la punta dell’iceberg dell’incredibile e complessa macchina che sono i programmi televisivi, quindi è comprensibile che possano esserci imprevisti, delle tensioni e qualche scontro dietro le quinte. Il vero problema è quando il clima diventa teso e i disagi compromettono la buona riuscita di una trasmissione e questo potrebbe essere il caso de I Fatti Vostri.
La settimana scorsa Anna Falchi e Flavio Montrucchio sono rimasti spiazzati quando Michele Guardì è sbottato in diretta e ha richiamato l’arredatrice in modo brusco: “Per cortesia, le persone che si occupano del programma devono stare tutti qui! Che venga l’arredatrice perché abbiamo bisogno di lei“. Montrucchio ha saputo gestire egregiamente la diretta, ma il momento imbarazzante è finito sui siti di tutte le principali testate e oggi è intervenuto anche il sindacato Fistel Cisl Lazio.
Attraverso un lungo comunicato, il sindacato dei lavoratori dei settori dell’informazione, dello spettacolo e delle telecomunicazioni ha chiesto che Michele Guardì si faccia da parte e che lasci spazio a registi più giovani. Fistel Cisl ha anche parlato di “momenti di disagi”, “toni aggressivi e fuori luogo”, “clima nervoso e teso” e di atteggiamenti sgradevoli dietro le quinte. Secondo il sindacato la situazione sarebbe diventata insostenibile e per questo è stato fatto un appello ai vertici Rai, perché Guardì si goda la pensione e non continui ad intaccare l’armonia che dovrebbe esserci negli studi de I Fatti Vostri. Al momento il regista 82enne non ha replicato al durissimo comunicato.
Ma la trasformazione di Michele Guardì in Enzo Spatalino, esattamente, quando è avvenuta?
😀😀😀😀 pic.twitter.com/9OyHzGfFsp
— Massimo Falcioni (@falcions85) November 10, 2025
Il comunicato di Fistel Cisl Lazio: “Disagi e clima a dir poco teso”.
“Guardì Game Over!
Quando un autore e regista di lungo corso non riesce più a dare nulla in termini di creatività e autorevolezza ma anzi, crea solo tensione e confusione in uno studio televisivo, destabilizzando e calpestando le professionalità interne RAI, dovrebbe capire che è arrivato il momento di passare la mano. Perché uno studio televisivo è uno spazio di lavoro complesso con equilibri delicati da salvaguardare e, se non si ha più la capacità di governarlo pensando solo a marcare il territorio come fosse una proprietà personale, è arrivato il tempo di lasciare.
Michele Guardì, 82 anni compiuti, una lunga carriera di autore e regista televisivo dagli anni ’70, è dall’inizio della stagione tv che, durante la diretta del programma quotidiano “I fatti vostri”, crea
situazioni piene di disagi. Da quando è stato pensato e realizzato il c.d. “Polo regia”, che sta riportando l’attività di regia ai registi interni Rai, Michele Guardì è stato sostituito ad inizio stagione televisiva con un regista interno, molto professionale e valente il quale però deve subire le intemperanze continue dello stagionato Guardì, che non perde occasione di “comandare” da dentro lo studio, mettendo in difficoltà il regista e gli operatori di ripresa, spostando telecamere a mano e toccando i cavi (mettendo a dura prova i preposti alla sicurezza), Ispettori di produzione, Capo Operaio, e Direttori della produzione, generando così inquadrature totalmente sbagliate e portando fuori i conduttori dai puntamenti luce, creati con giorni di prove dal direttore della fotografia. Con il risultato di creare scompiglio e confusione durante la diretta a discapito di tutte le professionalità al lavoro nello Studio televisivo.
L’ultimo grave episodio è stato quello di richiamare pretestuosamente in Studio l’arredatrice interna RAI, con una professionalità di tutto rispetto, con toni perentori e fuori luogo, creando un clima a dir poco teso e nervoso, dove già da tempo si è creata una situazione insostenibile a partire dai poveri conduttori, che si trovano ogni giorno a badare al “terzo” conduttore non richiesto, che, ha pensato bene di intervenire in diretta e fuori dal copione previsto per fare scorribande inaccettabili e decisamente censurabili dalle normative interne RAI.
Già da un po’ di tempo la sua condotta era stata oggetto di discussione interna, per frasi e atteggiamenti sgradevoli consumati, sia in regia che in studio ma non visibili in diretta dai telespettatori, con toni aggressivi e totale mancanza di rispetto verso le figure professionali, interne Rai. Ma ora si è superato ogni limite, in quanto tali comportamenti sono “in onda” sotto gli occhi di tutti.
A tutela delle professionalità interne, la FISTel CISL intende evidenziare ai vertici aziendali come tali comportamenti siano ormai intollerabili e, come conseguenza in tempi di comunicazione digitale, vari frammenti televisivi siano stati postati sui social e siti web, che riportano in maniera sommaria quanto succede in Studio durante la messa in onda del programma, una trasmissione ormai un classico delle
Rete 2, dal 1990.
Dopo 35 anni, crediamo che sia arrivato il momento di “salutare” Guardi, con le sue collaborazioni da regista ed autore che rimarranno nella storia del day time, come anche i suoi compensi stellari. È giunto il momento di lasciare spazio ai giovani registi ed autori interni, e godersi la pensione, facendo ritrovare l’armonia ed il rispetto professionale di tutte e tutti!
Roma, 24 novembre 2025
La Segreteria regionale FISTel CISL del Lazio”.
La Cisl Fistel Lazio contro Michele Guardì. pic.twitter.com/KGypVR5h2L
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) November 25, 2025








