Gossip
Damiano David su Vogue: “Non ho paura di fare flop”
Fabiano Minacci 26/12/2024
In attesa del suo tour mondiale da solista che prenderà via il prossimo settembre dalla Polonia, Damiano David si è concesso una lunga intervista a Vogue.
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— Damiano David (@daviddamiano99) December 19, 2024
“Ho avuto la fortuna di incontrare persone immense, a volte di lavorare con loro, e le migliori sono quelle più tranquille” – ha dichiarato Damiano David – “Bon Jovi è la persona più tranquilla in assoluto, ma lo sono anche Labrinth, Bruce Springsteen, Mick Jagger… Poi ci sono persone che sono sì grandi, non altrettanto grandi, ma che non sono affatto tranquille. Vogliono avere questa aura che è… finta, è una maschera. Si tratta di insicurezza, di non avere piena fiducia nella propria carriera. Beh, sono un ragazzo di 25 anni che scrive canzoni e spera che alla gente piacciano. Penso di essere un artista. Penso che quello che scrivo sia interessante. Non devo venire a raccontarvelo io“.
Damiano David a Vogue: “Non ho paura di fare flop”
“Credo che il segreto, in questo lavoro, sia la coerenza. So chi sono come artista e, se questo album fa flop, non sarà un verdetto sul mio talento: significherà solo che era il momento sbagliato. Farò un altro album, che un giorno funzionerà, perché so di essere in grado di farlo. Forse non sarà quest’anno, forse nemmeno l’anno prossimo, ma il mio momento arriverà, se sarò coerente. Quindi ciò che mi spaventa davvero è cadere nella trappola del “Oh mio Dio, ho pubblicato un album e neppure una canzone è arrivata prima in classifica. Allora, per il prossimo album devo comporre delle hit”. Così inizi a scriverle, ma non ci metti il cuore. Tutto diventa meccanico, stai semplicemente inseguendo qualcosa. E io non voglio inseguire nulla con la mia musica. Voglio fare la musica che mi rende felice. Ovviamente, devo lavorare sodo, devo fare promozione, esibirmi, incontrare gente. Fa tutto parte del mestiere. Ma la mia responsabilità è la musica. Quello che succede dopo è al di fuori del mio controllo. Quindi, sì, direi che ho paura di cadere nella trappola della produzione in serie e della fama“.
Il suo rapporto con la moda
“Steven Klein è stato molto divertente. Di solito, non amo fare servizi fotografici, perché, so che è strano a dirsi, è estremamente impegnativo, fisicamente e psicologicamente. Sei sottoposto a un’enorme pressione per avere il look giusto, scattare la foto giusta. In questo caso, però, è stato molto divertente. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Cos’è per me la moda? È uno strumento. Mi interessa perché mi interessa il modo in cui mi presento alla gente, ma non mi definirei un grande appassionato di moda, nel senso che non ho una cultura e una conoscenza paragonabili a quelle di altre persone. Piuttosto, è qualcosa con cui mi diverto a sperimentare, a giocare. In generale, amo l’abbigliamento, mi piace il fatto che abiti diversi possano dare sensazioni diverse. Quindi, sì, direi che la moda è uno strumento efficace, un eccellente modo per comunicare. E a me piace comunicare“.
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