Come se lo immaginavano il 2023 negli anni ’60? La canzone di Dalida “Nel 2023” è una delle “più catastrofiche di tutti i tempi”

05 Gen 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

nel 2023

Una delle canzoni più catastrofiche di tutti i tempi“, è così che Dario Salvatori per Dagospia ha descritto il singolo Nel 2023, inciso sessant’anni fa da Dalida e da Caterina Caselli. “Un brano che però raggiunse la prima posizione proprio in quel luglio del 1969” – continua – “quando Neil Armstrong scese dall’Apollo 11 per fare la sua passeggiata sulla Luna”.

“Il testo era di Daniele Pace, accennando al misterioso futuro che incombeva, aggiungendo la frase “Nel 2023 l’uomo avrà smesso di lavorare” (ci andò vicino). Il brano era americano, cantato da Zager & Evans e in origine si chiamava “In The Year 2525”. Rick Evans la scrisse nel 1964, rimase chiusa in un cassetto fino al 1968. Il duo la incise all’inizio di giugno, entrò al n.95 in America e il 12 luglio era al n.1, grazie alle radio texane che la programmarono a rotta di collo, scalzando dal podio Elvis Presley, i Beatles e Stevie Wonder. Roba da non credere”.

La frase incriminata è questa:

Nel 2000 io non so se vivrò
Ma il mondo cambierà
Il sole scenderà
Su di noi
Nel 2023, 23
Se il mio cuore batterà non lo so
Ma troverà qualcosa che lo farà batter più di te

La versione italiana è stata incisa sia da Dalida che da Caterina Caselli nel 1969, ovvero 54 anni fa. Una canzone che ipotizza uno scenario futuro di oltre 1000 anni che parte proprio dalla data più vicina, il 2023.

Se Dalida fosse ancora viva quest’anno (anzi, fra poche settimane) avrebbe festeggiato 90 anni. E’ morta suicida a 53 anni nel 1987. Caterina Caselli invece aveva solo 23 anni quando la incise per la prima volta e quest’anno spegne 77 candeline. Nonostante il brano sia tornato virale a causa del suo titolo, al momento non è previsto nessun tributo da parte della cantante.

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