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Congresso Forza Italia Giovani, cosa ha detto Fedez, critiche a Travaglio e alla sinistra: “Chi voterei?”
Anthony Festa 31/05/2025

Come annunciato qualche giorno fa, Fedez oggi è stato ospite del Congresso Nazionale di Forza Italia Giovani e ha parlato di molti tempi, dalla salute mentale, il confronto tra idee diverse e le reticenze della sinistra, ma non sono mancate critiche a Marco Travaglio e Sala, il sindaco di Milano.
“Io ho sentito Santoro dare l’onore delle armi a Berlusconi. Quando io purtroppo vedo Marco Travaglio fare un libro su Berlusconi postumo e fare la promozione pulendo la sedia, ecco, quello mi sembra totalmente inutile, se non utile alle tasche di Marco Travaglio per racimolare quattro soldini in più. E lo trovo veramente spiacevole. […] Sala non si può ricandidare, questa è una cosa buona, un’ottima notizia. Oggi io chi voterei? Non voterei perché non riesco a trovare chi votare”.
Fedez al congresso di Forza Italia Giovani: “A sinistra si rifiutano di confrontarsi”.
Tra gli applausi del pubblico, il rapper milanese ha spiegato perché il tema della salute mentale è così importante e soprattutto ha posto l’accento sul fatto che ad oggi curarsi non sia alla portata di tutti: “Il tema della salute mentale è il problema dei prossimi 15 anni: non può essere un lusso e oggi in Italia purtroppo lo è. Il bonus psicologo non riesce ad esaurire la richiesta che c’è e il problema è che al centro del dibattito politico non ho mai sentito parlare di salute mentale, sta a voi portare al centro questo tema. Laddove ci sono battaglie che vanno oltre ai colori politici io ci sono sempre“.
Il cantante di Battito durante l’ospitata al congresso di Forza Italia ha dichiarato che nei suoi podcast ha fatto più fatica a intavolare confronti con esponenti di sinistra: “Sono consapevole che la mia esperienza abbia creato un corto circuito nel mondo dell’informazione e anche tantissima indignazione, io non mi sono mai sottratto al confronto con chi ha idee diverse dalle mie. Negli anni non mi sono mai sottratto al confronto e al dibattito con persone con idee diverse dalle mie. La mia esperienza statistica con i podcast è che ogni volta che ho portato persone con idee diverse, ‘di destra’, tipo Vannacci ogni volta che invito la controparte da sinistra si rifiutano di confrontarsi, è un atteggiamento che non condivido. Peccato, perché trincerarsi così non ha senso“.
Su questo punto non sono affatto d’accordo con Fedez. Se gli esponenti di sinistra spesso rifiutano il confronto con personaggi estremisti è perché vogliono evitare la lotta nel fango, a maggior ragione su temi delicati e importanti sui quali non si dovrebbe nemmeno dibattere. I diritti delle famiglie arcobaleno, le rivendicazioni della comunità LGBTQ, la libertà di esistere senza sentirsi costantemente discriminati, sono tematiche che non andrebbero nemmeno messe in discussione, soprattutto in programmi e podcast. Quella robaccia “gay, pro o contro?” che vedevamo anche in certi talk televisivi è davvero anacronistica, superata e può solo far soffrire chi da casa ascolta, ma per comprendere questo serve molta empatia, oppure è necessario far parte delle minoranze discriminate dai personaggi ai quali Fedez – purtroppo – porge il megafono, loro sì che corrono volentieri nei suoi podcast, perché a differenza di certi rappresentanti di sinistra, sono più che interessati a raccattare quattro soldini in più, follower e possibili elettori.
Fedez conferisce l’onore delle armi a Berlusconi attaccando Travaglio: “Fa un libro dopo che è morto Berlusconi e lo promuove con il video in cui gli pulisce la sedia per racimolare quattro soldini in più. È utile solo alle tasche di Travaglio” pic.twitter.com/lxxQFMUVJy
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) May 31, 2025