Christian Jessen di Malattie Imbarazzanti, dopo aver offeso gli italiani adesso rischia la bancarotta: “Aiutatemi”

Il medico di Malattie Imbarazzanti nei guai.

02 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Christian Jessen

Christian Jessen negli anni ne ha combinate davvero parecchie. Nel 2014 finirono on line alcune sue presunte chat di Grindr, dove offriva incontri intimi con tanto di sostanze ai suoi amanti adescati sulla nota app. Alla luce di quelle chat, Channel 4 lo ha allontanato da Malattie Imbarazzanti ed a giudicare dalla sua pagina su Wikipedia pure dal mondo della tv, dato che l’ultimo programma risale proprio al 2014.

Non contento l’anno scorso Christian Jessen ha vomitato una schifezza anche sull’Italia: “Questo potrebbe sembrare un po razzista e dovrete scusarmi, ma non pensate che il CoronaVirus sia un po’ una scusa? Gli italiani usano delle scuse per chiudere tutto e smettere di lavorare per un po’, per avere una lunga siesta. Sono davvero d’accordo con Boris Johnson, penso che sia un’epidemia vissuta più dalla stampa che nella realtà. Voglio dire, se pensi all’influenza stagionale, senza prenderla troppo sul serio, l’influenza uccide migliaia di persone ogni anno“.

La raccolta fondi di Christian Jessen.

Giusto per non farsi mancare nulla il famoso medico ha anche scritto un tweet diffamatorio (in cui parlava di relazioni extraconiugali) nei confronti dell’ex Primo Ministro dell’Irlanda del Nord, Arlene Foster. Il tribunale adesso ha costretto Christian Jessen a pagare 150 mila euro all’ex primo ministro.

Il dottore disperato ha rivelato di non avere tutti questi soldi ed ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe: “L‘ultimo anno è stato molto difficile per me poiché ho lottato con alcuni seri problemi di salute mentale e sapere di avere il vostro sostegno è incoraggiante. Ve ne sono grato“.

Le scuse per le frasi sugli italiani.

“Per quanto riguarda i miei commenti sull’epidemia di coronavirus in tutto il mondo e la situazione dell’Italia: Ho sbagliato, lo ammetto: ho cercato di sdrammatizzare il panico, tuttavia, col senno di poi, riconosco che la mia osservazione irriverente era insensibile e devo scusarmi per qualsiasi turbamento io abbia causato. Capisco perché è stato offensivo e spero possiate perdonarmi.

Come medico, il mio lavoro è essere onesto e cercare di portare luce nella vita delle persone. Vorrei assicurarvi che i miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti dal virus e a coloro che stanno lavorando duramente per aiutare tutti a superare questo momento difficile. Infine, al momento non sto usando molto i social media, quindi tenete presente che forse non vedrò le vostre risposte. Ripeto che adesso non userò i social media poiché sto lottando con la mia salute mentale e Twitter non è sempre il posto migliore dove trovarsi in tali circostanze! Tornerò quando starò meglio”.

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